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Nonostante il viaggio rappresenti generalmente un momento di serenità, capita di frequente di vivere con troppa ansia e frenesia la partenza nonché il rientro. Specialmente quando si organizzano delle vacanze estive in famiglia, succede di trovarsi coinvolti in una pianificazione piuttosto stressante e impegnativa, durante la quale si rinuncia al senso di controllo e viene alterato l’umore, influenzando i propri comportamenti. Lo stress da viaggio deriva da delle pressioni riscontrate prima, durante e dopo la vacanza. Naturalmente, c’è anche da considerare le specifiche casistiche, per cui alcune persone potrebbero vivere l’esperienza in maniera molto più comoda.
Inutile dire che tra i rimedi più efficaci per risparmiarsi l’ansia di perdere un aereo ed evitare le lunghe file per check-in e ritiro bagagli – che sono indubbiamente motivo di stress – c’è il viaggio in aereo privato. A tal proposito suggeriamo di leggere l’articolo di blog di Fastprivatejet.com così da conoscere il costo del noleggio di un jet privato qualora si fosse interessati a questa soluzione che consente di viaggiare con maggiore serenità. A questo punto, dunque, per cercare di saperne di più anche a proposito di come gestire la situazione di negatività, ecco cos’è lo stress da viaggio e quali sono i possibili rimedi.
Cos’è lo stress da viaggio
Lo stress da viaggio è un particolare tipo di esaurimento generato dall’organizzazione di una vacanza, oppure durante − se e quando si presentano degli imprevisti − e/o al rientro. Tuttavia, proprio in quest’ultima casistica rientra il jet lag, ovvero il fuso orario di un viaggio intercontinentale può arrecare diversi disturbi al fisico e alla mente di un individuo.
Il più delle volte, l’ansia e la paranoia la fanno da padrone e cominciano a presentarsi dei sintomi, come la difficoltà a concentrarsi e a dormire, una maggiore irritabilità, un mal di testa costante accompagnato o alternato ad una tensione muscolare e al battito cardiaco accelerato. Talvolta è possibile anche riscontrare delle vertigini e dei problemi gastrointestinali.
Nel peggiore dei casi, durante il momento di massimo stress possono essere accentuati dei disturbi mentali e fisici preesistenti. Ma se il nervosismo può colpire prima e durante, i maggiori strascichi si ripercuotono nelle giornate post viaggio: lo stress da rientro è incredibilmente diffuso.
Cosa causa lo stress da rientro?
Nella maggioranza dei casi, gli individui che presentano lo stress da rientro dopo un viaggio sono vittime dello squilibrio che c’è nella gestione del tempo in vacanza e quello nella vita di tutti i giorni. Infatti, durante una vacanza si è inclini al relax, mentre in una giornata lavorativa bisogna essere puntuali e concentrati con una certa costanza.
Può succedere di non riuscire a sopportare questa disparità: il fisico e la mente fanno più fatica a riprendere il ritmo, e possono presentarsi dei disagi anche per una settimana intera. In Italia è particolarmente diffuso lo stress da rientro poiché è noto che si preferisce andare in ferie tutti nello stesso periodo, ovvero ad agosto. Ciò comporta un sovraccarico di lavoro a precedere le vacanze, e quando l’attività giornaliera si interrompe, poi diventa piuttosto complesso riprendere da dove si era lasciato.
I rimedi più diffusi per lo stress da viaggio
Siccome le cause possono essere anche molto soggettive, tra cui il disagio di trovarsi in un posto nuovo, è importante innanzitutto individuare ciò che scatena l’ansia prima, durante e dopo il viaggio. Per ridurre lo stress, è importante praticare le attività che si preferiscono, anche banalmente ascoltare la musica o leggere un libro: preservare qualche vecchia abitudine può aiutare.
Ad ogni problema c’è una soluzione, quindi è importante mantenere la calma e stabilire una routine che aiuti a preservare la serenità. Sicuramente è opportuno godersi le nuove esperienze vivendo al meglio il momento, e ciò deve spronare a superare un lungo viaggio aereo o in auto, nonché tutte le fasi notoriamente più noiose prima della partenza.