Home Attualità Crisi del centro storico, il Gruppo del Vicinato: “Serve contributo dei residenti”

Crisi del centro storico, il Gruppo del Vicinato: “Serve contributo dei residenti”

"Non deve esserci rivalità tra esercenti, attività economiche e residenti, anzi i secondi devono essere lo zoccolo duro della clientela dei primi"

di Redazione
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Grosseto. Giovedì 6 aprile Amedeo Vasellini, coordinatore del Gruppo del Vicinato del centro storico, ha partecipato, assieme ai rappresentanti di categoria e di associazione dei commercianti, degli esercenti e degli artigiani, alla Camera di Commercio, nonchè a numerosi altri rappresentanti della società civile, all’incontro di ascolto, promosso dal sindaco e dalla Giunta del Comune di Grosseto, circa le problematiche riguardanti il Centro commerciale naturale del centro storico, in affanno e in procinto di gettare la spugna.

Prendendo spunto dal momento critico attuale, Vasellini ha voluto, parlando per primo, fare la premessa che “qualsiasi soluzione o progetto utile a superare il drammatico stallo congiunturale, se non strutturale, non può prescindere dalla partecipazione attiva dei residenti del centro storico. Circa 16.000 persone, oltre 5.000 famiglie, che risiedono all’interno delle mura a che ogni giorno vivono sulla propria pelle i disagi e anche i privilegi dell’abitare nel cuore di Grosseto”.

“Da una parte le numerose brillanti attività ed iniziative a carattere culturale, sociale, ricreativo, che si compendiano nei musei cittadini, nella biblioteca comunale, nel museo archeologico, nei tanti bei luoghi e ritrovi fruibili immediatamente da chi lì ci vive, dall’altra i mille vincoli e le mille difficoltà di chi deve pagare per andare a casa propria, non ha certezza di parcheggio, non può farsi venire a trovare liberamente in auto, ha difficoltà a raggiungere la propria abitazione per scaricare la spesa, accompagnare i minori, assistere anziani, spesso si vede le strade bloccate da gare e manifestazioni, viene svegliato più volte dal rimbombante ritiro dell’immondizia – ha continuato Vasellini, ha difficoltà a seguire iter complicati se gli capita di portare l’auto a riparare e deve ottenere nuovi permessi, così come diventa difficile farsi venire a riparare la caldaina o a consegnare un mobile, orari, regole, oltre a quanto prodotto dalla movida del fine settimana in termini di rumore, rifiuti, disagio, a volte anche vandalismo, maleducazione, scorrettezza se non addirittura la commissione di reati”.

“Non deve esserci rivalità tra esercenti, attività economiche e residenti, anzi i secondi devono essere lo zoccolo duro della clientela dei primi. Gli uni hanno necessità degli altri e si devono compendiare armonicamente nel reciproco rispetto. Ma è sicuro che, se il tessuto residenziale degrada, anche quello economico-commerciale è destinato a calare drammaticamente.  Quindi attenzione strategica alla programmazione abitativa residenziale ed urbanistica; al decoro ed arredo urbano; al rigoroso rispetto delle regole sull’occupazione degli spazi pubblici, dei parcheggi, della viabilità, della quiete pubblica – ha concluso Vasellini -: in poche parole, della vivibilità del centro storico da parte dei residenti che altrimenti, con il loro esodo, segnerebbero la fine del salotto buono della città, ridotto a ‘periferia’ dell’educazione e delle civiltà”.

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