Home Attualità Via Almirante, il sindaco: “Mozione dell’opposizione inammissibile”

Via Almirante, il sindaco: “Mozione dell’opposizione inammissibile”

di Redazione
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“La mozione con la quale il sindaco e la Giunta sono invitati a revocare la deliberazione di Giunta riguardante l’intitolazione di via della Pacificazione, via Almirante e via Berlinguer è da ritenersi inammissibile. La nota, presentata da alcuni capigruppo consiliari di opposizione il 28 marzo al presidente del Consiglio comunale Fausto Turbanti, va a scontrarsi con una decisione chiara e inequivocabile dell’amministrazione. Non esiste, infatti, alcuna possibilità, né tantomeno la volontà, di interrompere l’iter procedurale previsto per l’intitolazione delle vie”.

A darne notizia è il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che rende nota la decisione presa alla luce di un attento parere istruttorio.

“Nello stesso si evidenzia, prima di tutto, che il primo punto della mozione presentata si limita esclusivamente a ripercorrere l’iter amministrativo che ha portato alla deliberazione di Giunta – spiega il sindaco -. Successivamente, che le considerazioni di tipo politico menzionate nel prosieguo portano a conclusioni del tutto incompatibili con la volontà espressa dalla stessa Giunta quando ha approvato il verbale della Commissione toponomastica il 30 gennaio scorso”.

“Il segretario generale Simone Cucinotta rimane comunque a completa disposizione per approfondire la questione con i consiglieri proponenti. Il presidente del Consiglio, alla luce del suddetto parere, ha dunque comunicato di non iscrivere all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale la mozione presentata da Carlo De Martis, capogruppo di Grosseto Città Aperta, Davide Bartolini, capogruppo del Partito Democratico, e Giacomo Gori, capogruppo del Movimento 5 Stelle – termina Vivarelli Colonna -. Occorre infine precisare che l’amministrazione comunale ha ratificato la decisione della Commissione toponomastica nell’ambito di un percorso intrapreso oltre un anno fa, lasciando respiro e garantendo i tempi di valutazione della decisione assunta. Non è figlia del lavoro di una settimana, ma di un percorso strutturato, già avviato nella precedente consiliatura”.

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