Fondazione Il Sole e Associazione grossetana genitori bambini portatori di handicap (Aggbph) cercano 10 volontari per il progetto di servizio civile denominato “Percorsi di autonomia“, che riguarda l’inclusione e la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità psichica, intellettiva e relazionale.
Per presentare la domanda di partecipazione al colloquio di selezione – solo per via telematica – il termine scade alle 14 di venerdì 10 febbraio. Successivamente verrà comunicato il giorno in cui si terranno i colloqui.
Come presentare domanda
Possono presentare la domanda cittadini italiani, cittadini di Paesi dell’Unione Europea, cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia, che abbiano tra i 18 e 28 anni e 364 giorni alla data di presentazione della domanda. Non può presentare la domanda, invece, chi ha già svolto il servizio civile nazionale o universale; chi ha in corso, con l’ente che realizza il progetto, rapporti di lavoro o collaborazione retribuita a qualunque titolo.
La domanda di partecipazione ai colloqui di selezione per il progetto della Fondazione Il Sole/Aggbph “Percorsi di autonomia” si può presentare esclusivamente on line attraverso il link https://www.arciserviziocivile.it/toscana/progetti/percorsi-di-autonomia/ (link diretto), oppure accedendo direttamente dalla pagina https://domandaonline.serviziocivile.it.
Per presentare la domanda è necessario avere lo Spid.
Il progetto “Percorsi di autonomia” intende concorrere al raggiungimento dell’obiettivo 3 dell’Agenda 2030 – “Assicurare la salute ed il benessere per tutti e per tutte le età” – obiettivo del programma “C.A.Re. Comunità Accoglienti in Rete”, agendo all’interno dell’ambito d’azione C “Sostegno, inclusione, partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del paese”.
“In questo contesto, la cornice generale in cui il progetto si realizza è l’inclusione, intesa come la possibilità di inserire ogni individuo all’interno della propria comunità, in modo stabile e funzionale, indipendentemente dai limiti ed ostacoli oggettivi e soggettivi, contribuendo a promuovere il benessere sociale e l’efficace ed attiva partecipazione di tutti alla vita comunitaria – si legge in una nota di Fondazione Il Sole e Aggbph -. Appartenere ad un contesto sociale e sentirsi accolti da esso: questo è il senso ultimo dell’inclusione sociale e la sfida alla quale vogliamo concorrere con il programma, certi che l’esperienza di servizio civile universale in sé, per i giovani coinvolti, sia da sola uno strumento di importante partecipazione attiva e prevenzione dell’esclusione sociale e dell’emarginazione”.