La Fondazione Polo universitario grossetano e il Comune di Grosseto hanno promosso un’indagine sulla presenza turistica nel comune di Grosseto.
Questa iniziativa, che si configura come un’attività relativa alla “terza missione”, vale a dire a quanto delle due missioni tradizionali dell’Università – didattica e ricerca – ricade sul tessuto sociale ed economico delle comunità di appartenenza, si è concretizzata in un accordo con i Dipartimenti di Scienze politiche e internazionali e di Giurisprudenza dell’Università di Siena.
Lo scopo del lavoro è quello di far conoscere non solo il tipo di turismo che anima il comune di Grosseto, ma come lo stesso Ente, in collaborazione con altri centri decisionali pubblici, ha affrontato la pandemia da Covid-19, al fine di portare avanti una riflessione sulla politica turistica locale.
La rilevazione dei dati può dunque costituire un valido contributo per una riflessione sulle politiche da attuare in futuro, tenendo conto di possibili mutamenti su una cultura del turismo. A tal proposito, ai fini dell’indagine, saranno presi come riferimenti temporali l’anno immediatamente prima dell’esplosione del Covid, ossia il 2019, per poi analizzare l’impatto che il virus ha avuto sull’offerta turistica negli anni successivi.
Le linee direttrici della ricerca sono: ricettività (alberghi, bnb, agriturismi), ristorazione e turismo museale/culturale/naturalistico. In particolare, i parametri utilizzati per l’indagine sono basati su un totale di cinque quesiti: numero dei turisti, rilevato dalle presenze; provenienza dei turisti, divisa tra italiani e stranieri; periodo di rilevazione, rilevato tramite le mensilità; tipo di struttura frequentata, alberghiera o extralberghiera; permanenza giornaliera media.
Alla rilevazione e all’analisi di questi dati, si dovrà aggiungere la valutazione degli ingressi museali e l’incidenza che il Covid-19 ha sortito su di essi per l’effetto dei ripetuti lockdown.
Per l’inquadramento giuridico dell’indagine i riferimenti saranno il Decreto legislativo 23.5.2011 n.79, noto anche come Codice del Turismo, che distingue la ricettività tradizionale da altre forme di ricettività, oltre alla disciplina dell’agriturismo, così come regolata dalla Legge 31.3.2006 n.96, e soprattutto la Legge della Regione Toscana n. 30/2003.
I risultati permetteranno di comprendere quali caratteristiche avrà il turismo del futuro, quali siano le risorse che la Regione Toscana ed il Comune di Grosseto sarà opportuno rendano disponibili per intercettare la ripresa.