In relazione a quanto riferito in un’agenzia di stampa “Disabile denuncia: ‘lasciata sola di notte in stazione a Grosseto'”, Trenitalia ha ricostruito i fatti interpellando il personale in servizio quella sera.
Fatta la debita premessa che tutto il personale, sia di Trenitalia sia di RFI, è impegnato a rendere universalmente accessibile il servizio ferroviario, ed è quindi formato professionalmente per prestare la massima attenzione alle persone con disabilità, quanto emerge dal racconto non può essere che frutto di un’incomprensione perché non risulta che nessuno abbia impedito alle due protagoniste della vicenda di salire sul treno costringendole a restare in stazione.
Di quanto accaduto Trenitalia non può quindi che dispiacersi e, scusandosi con le dirette interessate, effettuare ulteriori approfondimenti.
Al momento non risulta comunque né che sia stata richiesta l’assistenza alle persone di ridotta mobilità fornita dalle sale blu di RFI né che il personale di bordo dell’Intercity 796 abbia negato l’accesso al treno, limitandosi a spiegare che il biglietto in loro possesso non era valido per viaggiare sull’Intercity e che tale difformità sarebbe stata comunque regolarizzata a bordo.