Home Attualità Virgo Fidelis: i Carabinieri celebrano la patrona dell’Arma, messa del Vescovo in Cattedrale

Virgo Fidelis: i Carabinieri celebrano la patrona dell’Arma, messa del Vescovo in Cattedrale

di Cristina Zammataro
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21 novembre, una ricorrenza importante per l’Arma dei Carabinieri, che in questo giorno celebra la Virgo Fidelis, sua patrona. Nello stesso giorno, viene ricordata la “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’orfano”.

Questa mattina, all’interno del Duomo di Grosseto, Monsignor Rodolfo Cetoloni, Vescovo emerito della diocesi di Grosseto, ha officiato la Santa Messa, alla presenza delle autorità civili e militari della provincia, nonché di molti Carabinieri in servizio ed in congedo, loro familiari ed amici.

A margine della funzione religiosa, gli studenti del liceo artistico del polo “Bianciardi” di Grosseto hanno realizzato un’opera raffigurante la “Virgo Fidelis”, utilizzando dei colori a tempera su un pannello di legno. L’opera, una volta ultimata, sarà esposta all’interno della caserma “Canzanelli”, sede del Comando provinciale dei Carabinieri di Grosseto.

Il titolo di “Virgo Fidelis”, esprime pienamente il significato della vita di Maria e della Sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano, affidataLe da Dio. Per i Carabinieri, la scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come protettrice, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la patria, è caratteristica dei Carabinieri che hanno per motto: “Nei secoli fedele”.

Cenni sulla battaglia di Culqualber

Nel 1941, in Africa orientale, le truppe italiane si erano arroccate su posizioni difensive nella zona di Gondar, la cui difesa ebbe la più cruenta espressione nella resistenza del caposaldo di Culqualber, che comprendeva la sella omonima, costituita da una serie di alture ad andamento irregolare.

Alle operazioni partecipò il 1° Gruppo Carabinieri mobilitato, che contribuì in maniera rilevante a tenere la posizione, fino al 21 novembre successivo, quando, dopo aver continuato a combattere anche con le baionette e le bombe a mano, furono infine sopraffatti dalla schiacciante superiorità numerica dell’avversario. Nella difesa si distinsero i Carabinieri, che fino alla fine opposero strenua resistenza: quasi tutti, infatti, caddero sul campo di battaglia. Per quei fatti, la bandiera di guerra dell’Arma dei Carabinieri fu insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare.

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