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Secondo le più recenti statistiche, in Italia ogni mille abitanti ci sono più di seicento automobili. Il dato è superiore, anche se non di molto, a quello di molti Paesi occidentali, dove circa la metà della popolazione possiede o guida frequentemente un’automobile. Prevedibilmente, non tutti possono essere esperti e comprenderne appieno il funzionamento: per alcune parti del veicolo, come per esempio i fanali, l’importanza è facilmente intuibile da chiunque, esperti e non, data l’esigenza di avere una buona visibilità anche in condizioni di scarsa luce naturale, per limitare il rischio di incidenti. Si tratta di parti per cui è preferibile non accettare troppi compromessi tra prezzo e qualità: per esempio, li puoi trovare qui, nuovi o usati. Ma ogni tipo di fanale è fondamentale: se le luci di posizione, gli indicatori di direzione e di stop e il proiettore della retromarcia servono a segnalare la tua presenza e il tuo comportamento agli altri utenti della strada, i proiettori anabbaglianti e abbaglianti, insieme ai fendinebbia, ti aiutano di notte o in caso di cattive condizioni climatiche.
Ma quali sono le altre parti di un veicolo che è fondamentale conoscere anche per i non appassionati? In questo articolo proviamo ad aiutarti.
La batteria
Si tratta di un elemento imprescindibile per il corretto funzionamento di un veicolo. L’automobile, semplicemente, non potrebbe essere messa in moto se non ci fosse la batteria o se questa non funzionasse correttamente. A ricaricarla costantemente, quando l’automobile è accesa, è l’alternatore: per queste ragioni, si comprende perché sia consigliabile spegnere l’automobile quando si è fermi e quanto entrambe queste parti siano fondamentali per qualsiasi tipo di veicolo.
I freni e la frizione
Se l’importanza dei freni è immediata per chiunque, meno lo sono i segnali che possono rappresentare spia di qualche problema più o meno grave. La reattività e il comportamento del rispettivo pedale può aiutarti a verificarne lo stato di salute, così come i rumori: il tipico “cigolio”, per esempio, può significare la necessità di sostituirli. La frizione, invece, è necessaria per cambiare marcia e consente alla trasmissione di funzionare quando premi il pedale e l’auto è in folle: senza di essa, l’auto si fermerebbe. La trasmissione, invece, come suggerito dal nome, è ciò che veicola l’energia generata dal motore verso le ruote: in sostanza, trasforma l’energia in movimento.
Le ruote
Per quanto riguarda invece le ruote, ci sono diversi elementi da tenere in considerazione. È bene controllare lo stato di salute dei semiassi, ovvero ciò che permette alle ruote, appunto, di ruotare: in caso di avarie, una semplice curva rischia di diventare estremamente pericolosa. Ma, per poter guidare serenamente, anche gli ammortizzatori sono fondamentali: essi assorbono urti e dislivelli, rendendo la guida fluida e, in generale, aiutando a non perdere aderenza. Sarebbe opportuno tenere sempre con sé una ruota di scorta, in modo da rimediare tempestivamente a problemi che possono sopraggiungere all’improvviso, come le forature. Da sola, però, non basta: per montarla facilmente è necessario anche il cric. Col manometro, invece, si possono gonfiare senza fatica le gomme quando serve.
Motore e dintorni
Per il corretto funzionamento del motore di un veicolo, è fondamentale che diverse parti godano di buona salute: i pistoni, che influiscono sulla potenza del veicolo, ma anche la candela, ovvero un piccolo dispositivo che determina l’accensione del carburante e, di fatto, permette all’auto di avviarsi. Non meno importanti, però, sono anche il radiatore, che impedisce al motore di surriscaldarsi (e quindi di rovinarsi) scambiando con l’esterno il calore che viene assorbito dal liquido di raffreddamento. Per l’impianto di raffreddamento è centrale anche la ventola, con la funzione di dissipare il calore prodotto dal motore e contribuendo ad abbassare la temperatura dell’apposito liquido. Anche se spesso sottovalutato, il ruolo giocato dalla marmitta per tenere il motore in buono stato è cruciale: il suo compito è di espellere i gas derivanti dalla combustione, mentre un tempo serviva soltanto per attutire il rumore generato dall’emissione dei gas. In tempi più recenti, serve anche a tenere sotto controllo il livello di inquinamento prodotto.