Sì, ha 117 anni ed è famoso il veliero Atlantis, atterrato anche quest’anno a Porto Santo Stefano al molo Garibaldi, brigantino a palo costruito nel 1905, che naviga sotto bandiera dei Paesi Bassi.
Artemare Club racconta che Atlantis è stato costruito ad Amburgo, inizialmente come nave faro galleggiante per l’estuario dell’Elba, dove non era possibile posizionare una luce di segnalazione terrestre fissa, e dopo 70 anni viene convertito come nave a vela, iniziando così la sua seconda vita grazie ad accurato restauro; dal 1985 è un Passenger Cruise Ship, lungo 43 metri e largo 7 metri, di 380 tonnellate con un pescaggio di 4,5 metri, nel 2005 Atlantis è stata acquisita dalla Tall Ship Company, una compagnia di navigazione della Frisia.
Autentica e antica nave a vela a tre alberi, ha un equipaggio esperto e tutte le attrezzature di navigazione moderne necessarie per garantire un viaggio sicuro, i suoi interni sono stati progettati per soddisfare ogni esigenza, ha un ampio e confortevole salone con bar spazioso ed elegante, una cucina ben attrezzata per servire eccellente cibo, ha 18 comode cabine per 2 persone con bagno e doccia, tutte dotate di aria condizionata e può ospitare a bordo fino a 140 crocieristi.
Con il suo nome Atlantis e con la sua frequente presenza a Porto Santo Stefano, ricorda gli studi e gli articoli di Artemare Club sulle ipotesi di esistenza nel lontano passato di colonie di Atlantide nell’area di mare tra Ansedonia, l’Isola del Giglio e il promontorio dell’Argentario, congetture scaturite dalle ricerche avvenute negli anni ’60 da parte di alcuni autorevoli studiosi americani, peruviani e italiani, con la presunzione di localizzazione di tre città sommerse, e il sodalizio, in occasione della sosta di Atlantis, espone nella sede al corso antico di Porto Santo Stefano una simbolica stampa realizzata per testimoniare questi approfondimenti dell’associazione.