Questa mattina presto a Porto Santo Stefano si è verificato il fenomeno del “caligo”, nebbia di mare insolita, ma non troppo rara nella bella stagione, ma pericolosa per la navigazione e il traghetto, per obbligo previsto, ha dovuto usare continuamente i segnali sonori dando così la sveglia, non si sa quanto gradita a quell’ora, appena dopo l’alba di domenica, agli abitanti del paese. Diverse persone e le quotidiane runner si sono fermate nel lungomare ad ammirare e fotografare questo fenomeno straordinario dell’atmosfera sopra il mare.
Specifica Artemare Club che il caligo è il risultato dell’incontro fra le masse d’aria molto miti e l’acqua fredda del mare in queste giornate primaverili, che poi le brezze marine portano verso la costa. Caligo è un termine tecnico marinaresco, non molto usato ai nostri tempi per la verità, conosciuto prevalentemente dai naviganti, la parola è di origine latina e risale alla tradizione nautica medievale, l’italiano caligine deriva infatti dal latino caligo, caliginis.
Per saperne di più Artemare Club ricorda che l’associazione è impegnata ad osservare e riconoscere le nuvole perché “andar per mare” vuol dire conoscere gli elementi che creano sinergie con esso e capire le condizioni meteo-climatiche può essere a volte fondamentale per non ritrovarsi in situazioni critiche. Un validissimo aiuto tra i diversi testi in argomento nella sede del sodalizio, disponibili per studiosi soci e simpatizzanti, è il volume “Atlante delle nubi“, testo storico dell’Istituto idrografico della Marina ricavato dall’Atlante internazionale delle nubi dell’Organizzazione meteorologica mondiale, che ha formato tante generazioni di marinai.