Ha raccolto quasi 24mila firme la campagna online “La disabilità non scade“, lanciata da Maddalena Milone (cittadina di Grosseto) su Change.org. Pochi giorni fa, la Milone ha deciso di lanciare un video-appello da allegare alla sua petizione: obiettivo del video è spiegare, a partire dalla propria esperienza, le ragioni delle richieste che ha formulato nei confronti delle Istituzioni.
Partendo dal perché ha proposto questa petizione, Maddalena racconta che “ad agosto 2021 ho perso la gamba sinistra e così sono entrata in un mondo che non conoscevo, scoprendo diverse cose che non mi hanno convinto“. In primis, spiega, il fatto che “gli ausili ortopedici, come protesi e carrozzine, che sono erogati dal Sistema sanitario nazionale sono obsoleti, vecchissimi, addirittura il nomenclatore tariffario è ancora quello del 1999! Di conseguenza per camminare bene ho dovuto fare un discreto investimento personale”, racconta la Milone.
Come spiega nel testo della sua campagna online, infatti, “il nomenclatore tariffario degli ausili è un documento in cui sono elencati gli ausili ortopedici necessari alle persone con disabilità per camminare. Nonostante sia stato emanato un documento con i nuovi dispositivi tecnologici e i nuovi livelli di Lea, tale documento (DPCM 12 gennaio 2017), approvato nel 2021, risulta ancora non operativo“.
Con la conseguenza che coloro che sono “colpiti da disabilità si trovano ad affrontare spese molto alte o a rinunciare a poter svolgere determinate attività, incluse quelle lavorative e sportive, rimaste privilegio dei pochi che possono permettersi le protesi e le carrozzine per lo sport.“
In seconda battuta, l’autrice della petizione illustra le criticità relative al congedo straordinario legato alla legge 104: “Ho scoperto con grandissima sorpresa – dichiara – che questo congedo è destinato solo alla persona che assiste la persona disabile, ma non al lavoratore disabile. Quando non ero ancora protesizzata e quindi non potevo camminare né lavorare, quindi, mi sono trovata in difficoltà dal punto di vista lavorativo.“
Infine, la promotrice della raccolta firme affronta il tema delle pensioni di invalidità, “che sono veramente basse e penso che dovrebbero essere regolate al costo della vita: stiamo infatti attualmente parlando di meno di 300 euro per un’invalidità del 100%.“
“E’ lampante – sottolinea sulla sua pagina su Change.org – come 295 euro di invalidità civile o 500 euro di accompagnamento non siano sufficienti, nel 2022 in Italia, per permettere una vita dignitosa, soprattutto se teniamo in considerazione il fatto che una persona disabile deve affrontare maggiori spese mediche. Aggiungo che il limite di 17.050, 42 euro lordi (circa 1200 euro al mese) per avere tale sussidio appare assolutamente inadeguato, considerando anche i problemi precedentemente esposti.”
A conclusione del suo appello, Milone richiama l’articolo 3 della Costituzione italiana per ribadire che “avere dei cittadini in grado di lavorare e di produrre per lo Stato sarebbe un vantaggio per la società, che invece di fatto esclude queste persone sia in ambito sociale che lavorativo, in quanto non le mette in condizione di raggiungere il loro pieno potenziale. Un’integrazione migliore del cittadino con handicap renderebbe di nuovo produttive persone che ad oggi sono considerate solo una spesa”.
Link alla petizione: www.change.org/p/la-disabilit%C3%A0-non-scade-aggiornate-il-nomenclatore-e-la-legge-104