Prima il gestore aveva “bersagliato” l’utente con una richiesta di conguaglio pari a 6mila euro per nove mesi, poi scesi a 1.050 euro in seguito alla verifica del contatore, ai quali erano però stati aggiunti altri mille euro. Decisamente troppi per l’utente, un grossetano, che – tramite Confconsumatori – ha deciso così di rivolgersi ad Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che ha provveduto a ricalcolare correttamente i consumi.
«A Grosseto – fanno sapere da Confconsumatori – abbiamo appena risolto una controversia dinanzi al servizio di conciliazione di Arera. L’utente era stato dapprima bersagliato con una richiesta di pagamento pari a 6mila euro relativa a 9 mesi di consumi di energia elettrica non fatturati in precedenza. Eseguita la verifica del contatore, dopo il reclamo da parte di Confconsumatori, il gestore aveva chiesto in una prima battuta “soli” 1.050 euro, ma successivamente aveva aggiunto altri 1.000 euro, reclamando dunque in totale 2.050 euro. Dinanzi ad Arera l’azienda venditrice di corrente elettrica ha ricalcolato nuovamente i consumi e ha chiuso la controversia limitandosi a richiedere il pagamento di 850 euro, riconoscendo così in detrazione anche 200 euro di ristoro per l’utente costretto ad avviare la procedura di conciliazione».
Per tutte le informazioni e l’assistenza in casi simili è possibile rivolgersi agli sportelli di Confconsumatori: la sede di Grosseto è in via della Prefettura 3 (tel. 0564.417849; e-mail grosseto@confconsumatori.it).