Lavorare per garantire la stesura dei documenti di programmazione, analizzare i processi e valutare l’organizzazione: sono questi i compiti che Tania Barbi, la nuova direttrice del Coeso Società della Salute, si è posta a breve termine. Lo ha sottolineato questa mattina, venerdì 22 aprile, nel corso di una conferenza stampa in cui è stata affiancata dal presidente Marcello Giuntini.
Con la firma, nei giorni scorsi, del contratto ha preso il via ufficialmente l’incarico che vedrà la dottoressa Barbi alla guida del Coeso Società della Salute per i prossimi tre anni.
“Ringrazio il presidente Giuntini per la fiducia che mi ha concesso – ha dichiarato Tania Barbi -, adesso dobbiamo iniziare a lavorare su un patrimonio importantissimo e, lo confesso, sono sia emozionata che un po’ spaventata. Dobbiamo affrontare la grande sfida del Pnrr e dobbiamo implementare le reti di prossimità. Ci aspettano una serie di impegni, ho ricevuto un’eredità pesante da Fabrizio Boldrini, ma sono ottimista e certa che raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissati, perchè posso contare su professionisti preparati. Per quanto riguarda il Pnrr, il lavoro è già stato fatto in parte e sappiamo ciò che vogliamo realizzare”.
“Con Tania Barbi alla direzione del Coeso, iniziamo un nuovo percorso – ha sottolineato Marcello Giuntini -. Ho selezionato gli aspiranti direttori e Tania si è dimostrata molto competente e già consapevole delle dinamiche del nostro organismo. Si è appena chiusa una fase e siamo pronti a viverne un’altra: ci troviamo ad amministrare un patrimonio diffuso di conoscenze e professionisti, ma in questo anno e mezzo di presidenza ho trovato una squadra molto motivata. Ci sono obiettivi da raggiungere, soprattutto vogliamo rendere le periferie più vicine al centro. Si tratta di un percorso già intrapreso e che vogliamo continuare. Abbiamo bisogno di una modalità di governance diversa a livello di singoli territorio e ci attende la sfida del Pnrr, non soltanto per quanto riguarda la riqualificazione delle strutture, ma anche per progetti di nuove politiche sanitarie e sociali. Infine, dobbiamo riprogrammare la sanità territoriale. Ringrazio l’ex direttore Fabrizio Boldrini per il lavoro ventennale svolto. Abbiamo avuto un rapporto costruttivo e leale, Boldrini ci ha lasciato un ambiente accogliente, sereno, professionale e una squara che sa sviluppare progetti”.