La guida Gelaterie d’Italia del Gambero Rosso giunge quest’anno al suo sesto compleanno con l’edizione 2022.
Gelatieri chimici, contadini, imprenditori, grandi lievitisti, pasticceri. Il gelatiere di oggi non è più solo gelatiere ma spazia in altri mestieri, esce dal laboratorio e si fa sempre più portavoce delle chicche del suo territorio (c’è chi ha addirittura un frutteto di proprietà): andare in gelateria è come seguire un corso accelerato sulle materie prime e la stagionalità. Sempre più gelaterie, poi, offrono al cliente un buon caffè, dei lievitati di livello, dei dolci eccellenti sdoganando il concetto del gelato “slow”, non solo gelato da passeggio, dunque, ma un alimento da consumare in tutta tranquillità al tavolo. Slow, dicevamo, e pure “sostenibile” (il leit motiv della nuova normalità) frutto di processi produttivi etici e trasparenti, sia per quanto riguarda le materie prime che il packaging. È questo il quadro che emerge nella sesta edizione della guida Gelaterie d’Italia 2022 del Gambero Rosso presentata in occasione del Sigep, svoltosi a Rimini.
Nella guida, stilata dal Gambero Rosso, che premia le migliori gelaterie italiane, figura anche un locale maremmano: si tratta della Chiccheria di Marina di Grosseto, alla quale sono stati assegnati tre coni.
La Chiccheria rappresenta bene l’impresa dinamica, che si innova continuamente, senza dimenticare però la tradizione e puntando sempre sulla qualità delle materie prime che determinano, anche, l’eccezionalità del prodotto finale.
Per il sesto anno consecutivo, quindi, la gelateria maremmana riceve l’importante riconoscimento, confermandosi nell’elite delle gelaterie italiane.