“È ormai certa l’introduzione, con il Decreto fiscale, di radicali modifiche al regime fiscale in materia di Iva per gli enti del Terzo settore, modifiche che graveranno il mondo dell’associazionismo di nuovi oneri, mettendo a rischio la stessa sopravvivenza di una larga parte del mondo del ‘no profit'”.
A dichiararlo è Simone Ferretti, presidente del comitato territoriale dell’Arci di Grosseto.
“Le modifiche apportate dal Decreto fiscale cancellano completamente il regime di esclusione Iva per gli enti del Terzo settore, assoggettandoli ad un regime di esenzione, diverso e ben più gravoso – spiega Ferretti -. Il Terzo settore sta affrontando il passaggio di avvio del Registro Unico del Terzo settore, con tutte le problematiche conseguenti a questa impegnativa procedura. Gli ulteriori oneri e adempimenti che andrebbero a nascere avrebbero portata tale da risultare insostenibili per molte realtà associative, con conseguente compromissione dei servizi di interesse generale da queste resi alla collettività.È necessario che il Parlamento, chiamato ad approvare la Legge di bilancio 2022, finalizzi la cancellazione delle norme introdotte in sede di conversione del Decreto fiscale nella misura in cui modificano, aggravandolo, il regime Iva per gli enti del Terzo settore”.
“Da questo punto di vista sosteniamo e ringraziamo Grosseto Città Aperta per l’ordine del giorno presentato, un ordine del giorno che speriamo sia approvato dal Consiglio comunale divenendo l’occasione per l’apertura di un dibattito pubblico sulla centralità, oggi più che mai, del ruolo della promozione sociale e del volontariato nella nostra società. Spesso e giustamente ringraziamo i volontari e le volontarie per il lavoro fondamentale che svolgono con le loro associazioni all’interno della nostra comunità, è il momento che le istituzioni prendano una posizione, non è possibile equiparare enti di Terzo settore ad operatori commerciali – termina Ferretti -. Questa peculiare infrastruttura sociale, rappresentata dai circoli e dalle associazioni, deve essere sostenuta e difesa quale fondamentale strumento di coesione sociale e presidio delle nostre comunità”.