Presentato oggi il nuovo progetto di Netspring, società in house del Comune, relativo ad un ampliamento del sistema di videosorveglianza che va ad aggiungersi a quelli già esistenti in tutta la città di Grosseto.
Su segnalazione di cittadini, artigiani e commercianti, il Comune di Grosseto ha individuato alcune zone particolarmente sensibili che necessitano di controlli volti alla prevenzione di reati. In particolare, le nuove zone segnalate si trovano nell’area artigianale nord della città: via Aurelia Nord, via Scansanese e la zona di via Senegal, dove sono iniziati i lavori di installazione di circa 30 telecamere che, attraverso il sistema Targamanent, consentiranno il riconoscimento delle targhe dei veicoli in entrata ed in uscita.
“Il Comune, in collaborazione con Netspring, sta per varare un progetto di videosorveglianza in una zona di Grosseto molto importante dal punto di vista del tessuto economico – spiega il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna – e che ultimamente è stata presa di mira dai ladri. Abbiamo ascoltato le richieste delle associazioni di categoria e dei cittadini e adesso soddisfiamo le loro richieste. Rivolgo un plauso all’assessore alla sicurezza, Fausto Turbanti, e a Netspring, che ha creato in pochi giorni un impianto di videosorveglianza di ultima generazione”.
“Questo progetto è stato sollecitato dalla necessità di contrastare i furti nell’area artigianale – dichiara l’assessore alla sicurezza Fausto Turbanti -. Abbiamo ascoltato i cittadini e le associazioni, quindi abbiamo elaborato un progetto insieme a Netspring, che è stato esaminato dalla Prefettura e sottoposto alle osservazioni delle Forze dell’ordine. Il Comune ha investito quasi 40mila euro, questo progetto conferma che la collaborazione tra istituzioni, associazioni e forze dell’ordine porta ad ottimi risultati“.
“Ho toccato con mano la preoccupazione degli imprenditori della zona artigianale – sottolinea Carlo Ricci, amministratore delegato di Netspring –. Abbiamo fatto i salti mortali per realizzare un progetto che non era mai stato fatto prima in quella zona. La videosorveglianza non è di certo la soluzione al problema della criminalità, ma è comunque un ottimo strumento. I filmati ripresi dalle telecamere possono essere visionati subito dalle forze dell’ordine”.
“La videosorveglianza risulta efficace se ha un collegamento dati con le sale operative delle forze dell’ordine – spiega l’ingegnere Sara Ferri -. Tutti gli edifici della zona artigianale saranno collegati nella rete di telecamere. Il progetto sarà realizzato entro il 15 settembre. Le telecamere, grazie al Targamanent, rileveranno anche le targhe di veicoli sospetti”.