Un riconoscimento per gli infermieri maremmani è stato consegnato oggi, nella Giornata internazionale dell’infermiere. La cerimonia si è tenuta nella sala Pegaso della Provincia di Grosseto, alla presenza delle autorità comunali e provinciali, dei vertici dell’Università, dei rappresentanti dell’Albo Opi e dell’Ordine degli Infermieri.
“Il volto provato degli infermieri è diventato in questo periodo il simbolo dell’impegno nell’affrontare l’emergenza Coronavirus. Li abbiamo visti sui giornali, in tv, abbiamo ascoltato le vostre interviste, le loro toccanti parole. Possiamo immaginare solo una piccola parte di ciò che hanno provato nei mesi addietro e che continuano a provare – ha detto il sindaco e presidente della Provincia di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna –. E non parlo solo di chi è impegnato nei reparti Covid, ma di tutti: perché la vita negli ospedali, nelle strutture sanitarie, nei pronto soccorsi e nelle abitazioni di chi sta male è cambiata notevolmente rispetto a un paio di anni fa, quando se ci avessero parlato dello stravolgimento che avremmo vissuto di lì a breve non ci avremmo nemmeno creduto. Per celebrare la Giornata internazionale dell’infermiere il Comune di Grosseto ha voluto un momento di riflessione che ci permette di fare a questa professione un ringraziamento pubblico. Ricordo inoltre che presto arriverà anche la civica benemerenza per tutto il personale sanitario, riconoscimento già approvato dal Consiglio comunale di Grosseto e che vedrà anche un altro momento ufficiale di riflessione e gratitudine nella sala consiliare del municipio“.
“Sono lieto di essere qui a celebrare questa giornata in rappresentanza della direzione della Asl Toscana sud est – ha commentato il dottor Massimo Forti, direttore dell’ospedale Misericordia –. La figura dell’infermiere è un tessera fondamentale di un mosaico che è il sistema sanitario, senza la quale l’immagine di prevenzione, assistenza e cura, che insieme alle altre tessere definisce, si sgretolerebbe. Il ruolo degli infermieri è cresciuto nel tempo raggiungendo il giusto riconoscimento nella comunità professionale e nella società in generale. Sempre vicini al paziente, fisicamente e umanamente, gli infermieri si spendono con abnegazione ogni giorno, non solo in luoghi deputati prettamente alle cure sanitarie come gli ospedali, ma semplicemente laddove c’è bisogno di assistenza, che sia un’abitazione, una casa di riposo, una strada. La professionalità e il cuore grande degli infermieri arriva ovunque per la salute delle persone e in questo periodo di pandemia che viviamo da più di un anno questa consapevolezza è diventata ancora più forte ed evidente. A nome della direzione aziendale ringrazio sentitamente tutti gli infermieri che lavorano in maniera integrata e sinergica con gli altri professionisti, per l’impegno profuso ogni giorno nell’interesse della salute dei cittadini”.
“La Giornata internazionale dell’Infermiere è celebrata in tutto il mondo il 12 maggio di ogni anno, al fine di valorizzare una professionalità centrale nel sistema sanitario; nel 1974 fu scelta questa data per celebrare l’anniversario della nascita di Florence Nightingale, considerata la fondatrice della moderna assistenza infermieristica. La pandemia da Covid 19 ha messo in evidenza l’importanza di questa professione fatta di valori, di competenze e di umanità, e la Fondazione Polo Universitario Grossetano ribadisce il proprio impegno nella formazione, insieme alla Asl Toscana Sud Est, di infermieri che sappiano confrontarsi con le più avanzate frontiere della medicina”, hanno affermato Gabriella Papponi Morelli, presidente del Consiglio d’Amministrazione, e Claudio Pacella, presidente del Comitato tecnico scientifico della Fondazione Polo Universitario Grossetano.
Il riconoscimento da parte del Comune di Grosseto è stato consegnato a Letizia Rossi, presidente dell’albo dell’Opi, e al presidente dell’Ordine degli infermieri Nicola Draoli, in rappresentanza di tutta la categoria. Un particolare pensiero – nel corso della cerimonia – è stato rivolto da parte di tutti i presenti agli infermieri che hanno perso la vita in servizio nel corso dell’emergenza.
“Ritiriamo questo riconoscimento con la consapevolezza di rappresentare una categoria che, in provincia di Grosseto, riunisce 1700 persone – hanno dichiarato Nicola Draoli, presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto, e Letizia Rossi, presidente dell’albo di Opi Grosseto –, quindi sentiamo tutto il peso e l’onore di essere qui in nome di 3400 mani che, in questi due anni e non solo, hanno curato, portato sollievo, somministrato migliaia di vaccini, accompagnato, quando necessario alla morte con rispetto. Persone che hanno fatto da unico tramite con il mondo esterno, in alcuni casi. Non sono cose che noi infermieri facciamo da oggi, ma oggi ne abbiamo tutta la drammatica evidenza. Abbiamo assolto un compito insieme ad altri attori del tessuto sociale: dagli artisti che non possono esibirsi ai commercianti in difficoltà, da chi ha perso il lavoro a chi ha tenuto aperti i servizi di pubblica utilità, dal personale delle pulizie a quello dei trasporti su strada, dalle forze dell’ordine ai commessi. Ci auguriamo che questa esperienza che stiamo vivendo ci aiuti a capire che il concetto di salute va applicato a tutti gli ambiti della nostra vita e che quindi ogni attore del tessuto sociale deve essere messo in condizione di fare la propria parte con un adeguato riconoscimento. Noi infermieri siamo pronti, e lo abbiamo dimostrato, ad essere ‘ovunque per il bene di tutti‘.