Centinaia di famiglie residenti a Roselle, frazione del Comune di Grosseto, sono ancora alle prese con fatture dell’Acquedotto del Fiora che recano addebiti di perdite d’acqua su inesistenti reti private. E gli utenti, assistiti da Confconsumatori, continuano a dare battaglia.
«Il Fiora – fanno sapere da Confconsumatori – ha risposto picche all’Ait, l’Autorità idrica toscana, che aveva invitato espressamente a sospendere il pagamento delle fatture contenenti l’addebito per presunte perdite di contatori fantasma. Il Comune di Grosseto, invece, non risponde affatto, snobbando quindi l’Ait che aveva invitato a emendare l’errore fatto in sede di trasferimento della rete idrica al gestore e snobbando pure noi di Confconsumatori che più volte abbiamo chiesto al sindaco di occuparsi della vicenda senza ricevere risposte e soprattutto centinaia di famiglie di Roselle. Cittadini che hanno visto costruire la rete idrica di Roselle centro, Brancaleta e Aiali ed ai quali lo stesso Comune, quando gestiva l’acqua, aveva fatto sottoscrivere contratti di utenza».
«Un associato a Confconsumatori ha già convenuto in giudizio il Fiora per fare accertare che, dopo la legge Galli, esiste un solo gestore idrico, che non possono esistere ormai rete idriche private come sostiene Adf, di aver chiesto normalmente l’utenza ad Adf 5 anni fa senza che la società abbia parlato di contatori fantasma e di reti pseudo-condominiali estese per chilometri e quindi di non essere tenuto a pagare le perdite per una rete agganciata a un contatore generale intestato a nessuno per un’abitazione cittadina – continua la nota dell’associazione –, visto che ormai Roselle infatti parte della città di Grosseto e da anni non è più considerata una frazione».
«Ma non finirà qui – osservano da Confconsumatori – perché se Adf continuerà a sostenere che il Comune non ha trasferito la gestione della rete, lo stesso Comune di Grosseto potrebbe essere a sua volta evocato in giudizio per accertare la titolarità della rete. Purtroppo nei prossimi giorni, visto l’atteggiamento di Adf e Comune, centinaia di utenti agiranno in giudizio, in quanto vivono con la mannaia del Fiora che li minaccia di tagliare l’acqua. Comunque vadano le cause, è certo che Adf e Comune sono già perdenti, in quanto mancano chiaramente dì responsabilità sociale e di qualsivoglia sensibilità e rispetto, facendo vivere a centinaia di famiglie, alle quali chiedono mediamente 500-1.000 euro, un incubo in un periodo di pandemia. Dovrebbero svolgere le loro funzioni nell’interesse di quelle cento famiglie, in tutto circa 400 persone, mentre si sono perfino sottratti dal risolvere la questione come indicato dall’Autorità idrica toscana».
Gli utenti residenti a Roselle – con fatture che recano l’addebito di perdite d’acqua su inesistenti rete private – che non si sono già rivolti a Confconsumatori possono contattare la sede grossetana scrivendo a grosseto@confconsumatori.it.