Rispetto dei diritti, solidarietà, speranza, protesta, denuncia. Queste sono solo alcune delle parole simbolo al centro della Giornata internazionale delle donne che si celebra oggi e che la Asl Toscana sud est ha ricordato questa mattina con l’inaugurazione all’ospedale di Massa Marittima di una panchina rossa, donata dal club service Soroptimist di Follonica e posizionata nell’area antistante il pronto soccorso.
Un perfetto connubio che unisce nello stesso giorno una ricorrenza e un simbolo nati per ricordare i diritti che le donne hanno conquistato, ma anche per non dimenticare le violenze e le discriminazione che ancora oggi molte sono costrette a subire.
“La panchina ha un significato fortemente simbolico, significa che in questa Azienda esiste e viene applicato un percorso di tutela e presa in carico nei confronti delle vittime di violenza di genere e di crimini di odio – spiega la dottoressa Chiara Marchetti, coordinatrice del Codice Rosa per la Rete ospedaliera e territoriale 118 -. Mi piace la parola ‘Insieme’ sulla targa, la violenza di genere va affrontata su più fronti e in collaborazione, perchè quando la vittima arriva da noi vuol dire che abbiamo in qualche modo perso. Per questo la collaborazione con enti, istituzioni, scuole, club service e associazioni è sempre fondamentale per abbattere la cultura della violenza e per vedere sempre meno vittime accedere alle strutture sanitarie. I dati di Codice Rosa del 2020 indicano che 420 vittime si sono rivolte nella nostra azienda ai Pronto soccorso della Sud est. Un numero alto che ci spinge a non abbassare mai la guardia. Come Codice Rosa stiamo rivedendo e ampliando quella che è la Rete: fermo restando che il pronto soccorso è sicuramente il luogo dove maggiormente arrivano le vittime, si è verificato un aumento delle segnalazioni nell’ultimo periodo dai reparti, dagli ambulatori, dall’assistenza domiciliare. Proprio per questo stiamo cercando di costruire dei percorsi agili che permettano a ogni operatore sanitario, che si trova di fronte ad un caso di violenza, di avere a livello ospedaliero e sul territorio un referente della Rete per raccogliere le segnalazioni”.
La panchina rossa nasce nel 2014 dall’ispirazione dell’artista torinese Karim Cherif che, per promuovere la campagna contro la violenza sulle donne, dipinge la prima panchina di rosso e con due grandi occhi, specchio dell’anima. Nel 2016, gli Stati Generali delle Donne lanciano il progetto “Panchina rossa” in vista del 25 novembre, Giornata internazionale della violenza sulle donne, rivolto a Comuni, associazioni, scuole e imprese di tutta Italia. Anche l’Asl Toscana sud est aderisce al progetto prevedendo l’installazione di una panchina rossa in ogni presidio ospedaliero dei propri territori aretini, senesi e grossetani, confidando in generosi donatori sensibili alla problematica.
“La panchina rossa è frutto di un percorso di sensibilizzazione e di informazione. Rappresenta un luogo, un momento di confronto e di riflessione sulla violenza contro le donne e sui cambiamenti culturali necessari per sconfiggerla – dichiara Massimo Forti, direttore di presidio -. Ringrazio a nome di tutta l’Azienda il Soroptimist di Follonica per aver scelto di destinare questo importante simbolo all’ospedale di Massa, dando dimostrazione che il contrasto alla violenza passa anche la profonda sinergia tra enti, istituzioni e associazioni”.
“Siamo lieti di aver aderito al progetto in collaborazione con la Asl Toscana sud est e con il patrocinio del Comune di Massa Marittima – dichiara Eleonora Di Buduo, presidente del Soroptimist di Follonica -. La panchina rossa è in se stessa il ricordo del posto vuoto di chi non c’è più e lancia un messaggio importante per ricordarci che non deve più accadere. La violenza sulle donne e il femminicidio sono temi di cui parlare sempre, non solo in occasione dell’8 marzo o della giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre. Ogni giorno dobbiamo non dimenticare cosa accade ancora a troppe donne e in primis lo devono fare gli uomini, prendendo coscienza della gravità delle loro azioni, che segnano per sempre fisicamente e psicologicamente la vita delle donne. Azioni di sensibilizzazione a questi temi devono essere costanti e capillari affinché possiamo arrivare a non dover più celebrare il 25 novembre”.
All’evento erano presenti anche il direttore del Pronto soccorso del Sant’Andrea, Carlo Somma, e, per il Comune di Massa Marittima, l’assessore alle pari opportunità Grazia Gucci e la presidente della commissione Pari opportunità Ambra Fontani.