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Disagio sociale in paese: decisa un’azione condivisa per fronteggiare il fenomeno

di Redazione
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Si è svolto questa mattina, nella sala del Consiglio comunale di Roccastrada, un incontro tra Comune, Coeso, Istituto comprensivo, Forze dell’Ordine e assistenti sociali territoriali, convocato nell’immediato all’indomani degli incresciosi fatti di cronaca occorsi all’edificio scolastico di Ribolla alcuni giorni fa.

Rappresentavano le istituzioni il sindaco Francesco Limatola, gli assessori Stefania Pacciani ed Elena Menghini ed il consigliere comunale con delega alle politiche giovanili Leandro Stacchini per il Comune di Roccastrada; Fabrizio Boldrini e le assistenti sociali territoriali per il Coeso; il dirigente scolastico Cristiano Lena, il Tenente Colonnello Matteo Orefice del Comando provinciale dei Carabinieri ed il comandante della Polizia locale Adriano Innocenti.

Un tavolo di confronto istituzionale durante il quale è stata concordata e coordinata un’attenta analisi per mettere a sistema le informazioni che i vari soggetti detengono; la condivisione delle conoscenze tra sistema scolastico, servizi sociali e forze dell’ordine può e deve portare a far luce e ad evidenziare quelle situazioni di disagio, spesso legate a condizioni familiari particolari, per le quali è necessario intervenire con l’attivazione di azioni sociali di sostegno.

Abbiamo il dovere – ha spiegato il sindaco Francesco Limatoladi mettere in campo quelle azioni che sono necessarie per prevenire il nascere ed il diffondersi di questi spiacevoli episodi, intervenendo con gli strumenti che i tecnici dei servizi sociali stanno già progettando. Sulla base dell’esperienza maturata qualche anno fa nel capoluogo, dove siamo intervenuti con successo mediante i servizi sociali per fronteggiare episodi legati a bullismo e baby gang, sarà pensato un progetto di educazione di strada ed altre attività in sinergia con la scuola che erano state ideate lo scorso anno e che si sono purtroppo interrotte per l’avvento della pandemia“.

Il Comune farà da regista in una attività di coordinamento di tutti i soggetti istituzionali coinvolti – ha proseguito Limatola convocando periodicamente riunioni operative finalizzate a mettere in campo strumenti innovativi che vadano ad intercettare sul nascere il disagio giovanile. Di pari passo è fondamentale che dal territorio arrivi quella risposta di comunità, solidarietà e collaborazione che nei momenti difficili è sempre stata pronta nel mostrare unità per il bene collettivo”.

Per quanto riguarda l’episodio specifico registrato alla scuola qualche giorno fa – ha concluso Limatola, le indagini stanno facendo il loro corso; ritengo che il momento repressivo sia importante quanto quello di prevenzione, a maggior ragione se si tratta di ragazzi, affinchè non passi il cattivo messaggio che di fronte ad episodi del genere si possa restare impuniti. Ringrazio le forze dell’ordine che stanno compiendo un grande sforzo per le indagini, i servizi sociali e la collettività tutta, dalla quale mi auguro che possano arrivare contributi di qualsiasi tipo per scongiurare il ripetersi di atti incivili”.

Per la cronaca, l’edificio scolastico di Ribolla è stato riaperto e la funzionalità delle attività didattiche sono riprese da questa mattina per le sole classi della scuola elementare e le prime medie, mentre i ragazzi delle seconde e terze medie dovranno fare per qualche giorno attività didattica a distanza fino al termine dei lavori di ripristino degli impianti, delle strutture e di pulizia e sanificazione degli ambienti, che si concluderanno verosimilmente per la fine della prima settimana di febbraio.

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