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Zuppa di pasta e patate: la ricetta per un primo piatto cremoso e delicato

di Redazione
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Quando si è alla ricerca di un piatto caldo, da gustare nelle giornate fredde e piovose, che possa riscaldare il corpo e, allo stesso tempo, essere di conforto allo spirito, allora ci sono poche ricette più adatte delle zuppe. Con il loro sapore pieno, il calore e l’invitante profumo, sanno rivoluzionare un pasto con pochi semplici ingredienti. Un caso esemplare è quello della zuppa di pasta e patate, ideale per le fredde giornate invernali e buona anche il giorno dopo, riscaldata qualche minuto sul fuoco.

La ricetta che segue è una delle più semplici varianti della pasta patate e provola, che sfrutta la cremosità delle zuppe per dare nuova consistenza ai sapori morbidi e invitanti del celebre piatto della cucina campana. La zuppa di pasta e patate è una ricetta povera, che ha origini nel secolo scorso e che trae ispirazione dagli usi contadini, che hanno molto da insegnare sull’arte del riciclo. Questa zuppa, infatti, è perfetta per utilizzare le rimanenze dei pacchi di pasta quasi terminati, specialmente se si tratta di pasta corta, utilizzata in precedenza per minestre o altre zuppe.

Il bello, però, è che può essere utilizzato qualsiasi tipo di pasta – anche, ad esempio, i classici spaghetti o le penne – con la semplice accortezza di mettere a cuocere nella zuppa prima la pasta che impiega più tempo a raggiungere il giusto grado di cottura e poi, dopo qualche minuto, quella che cuoce più in fretta. Un ulteriore consiglio è quello di spezzare i formati di pasta “più ingombranti”: ad esempio, rompete spaghetti e linguine in segmenti di due o tre centimetri, e penne e tortiglioni a metà, in modo che ogni diversa tipologia di pasta si integri con le altre, creando un mix simpatico e originale, ma uniforme nella cottura e nelle dimensioni.

In questo modo, inoltre, potrete sommare pasta lunga e pasta corta, utilizzando anche ditalini, ditaloni, lumachine, gramigna, farfalline e tutti i formati tipici delle zuppe. E se vi state chiedendo quanti tipi di pastina esistano, la risposta è solo una: tantissimi.

Ingredienti

(per 4 persone)

  • 100 grammi di misto per soffritto (carota, sedano e cipolla);
  • 4 patate medie;
  • mezzo litro di brodo vegetale;
  • 2 cucchiai di passata di pomodoro;
  • 320 grammi di pasta mista corta;
  • scorza di parmigiano q.b.;
  • parmigiano grattugiato q.b.;
  • rosmarino q.b.;
  • sale e pepe q.b.;
  • olio extravergine di oliva q.b.

Preparazione

Iniziate dalla preparazione delle patate, pelandole, lavandole sotto l’acqua corrente e tagliandole a dadini di circa un centimetro per lato. Sbucciate la cipolla e tritatela finemente, insieme al sedano ben lavato e alla carota pelata: ottenuto un fine soffritto, mettetelo in una pentola capiente, dai bordi alti, insieme a un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva. Accendete il fuoco e stufate il soffritto con un paio di cucchiai di brodo vegetale.

Aggiungete, dopo qualche minuto, anche la passata di pomodoro e le patate; lasciate soffriggere mescolando con cura e poi aggiungete la parte restante del brodo vegetale e le scorze di parmigiano. Chiudete con un coperchio e lasciate cuocere a fiamma bassa per una decina di minuti, mescolando di tanto in tanto. Tritate le foglie di un rametto di rosmarino (evitando di tagliare anche la parte legnosa, che è amara) e aggiungetele nella pentola.

Quando le patate saranno morbide, al punto che possono essere facilmente infilzate dai rebbi di una forchetta, iniziate ad aggiungere i diversi tipi di pasta, con un occhio di riguardo ai tempi di cottura: versate prima quella che cuoce più lentamente, poi il resto. Aggiungete un mestolo di acqua se il brodo si sarà ritirato troppo, oppure alzate la fiamma se la zuppa appare ancora troppo acquosa. Continuate a mescolare con cura, per evitare che la pasta si attacchi sul fondo della pentola. A fine cottura, eliminate le scorze di parmigiano e aggiungete un paio di cucchiai di parmigiano (in base ai gusti). Servite decorando il piatto con un piccolo rametto di rosmarino.

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