All’Argentario oggi uno spettacolo mozzafiato, fotografato dalla sede di Artemare Club di Porto Santo Stefano: un arcobaleno sul mare un arco nell’immenso della natura, con tutti i colori dei più bei quadri marinisti, rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto.
Cartesio fu lo scopritore dell’origine fisica degli arcobaleni e Newton rapportò le sette note musicali ai suoi colori ma nella realtà un numero preciso di colori non esiste, ogni tonalità si fonde con quella precedente e successiva.
L’arcobaleno si trova in direzione opposta a quella del sole, dunque per ammirarlo bene bisogna averlo alle spalle. Al mare delle volte può capitare di vedere due arcobaleni insieme, fenomeno causato dalla luce che rimbalza sull’acqua. Vengono chiamati arcobaleni, ma sono del tutto differenti gli archi di fuoco che a determinate latitudini e in particolari condizioni climatiche si formano come strisce parallele alla linea dell’orizzonte.
Qualche pillola tra storia e leggenda sull’arcobaleno: per la mitologia nordica l’arcobaleno collegava il mondo dei vivi a quello dei morti, per i Greci rappresentava Iris o Iride, messaggera degli dei, nella mitologia indiana chiamato Indradhanush, arco di Indra, dio del fulmine e del tuono. Oggi il pensiero comune vuole che l’arcobaleno rappresenti per gli amici animali la via per raggiungere l’aldilà.