La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – che cade il 25 novembre – a Manciano sarà ricordata con una singolare iniziativa: un concorso indetto su Facebook per designare la donna che meglio rappresenta il territorio comunale.
“Pur lavorando da anni a Manciano con il nostro sportello di ascolto dell’associazione Olympia de Gouges per accogliere, ascoltare e sostenere le donne del nostro territorio vittime di violenza, non siamo state coinvolte nell’iniziativa – si legge in una nota firmata da Norma Di Pietro, Nella Ottaviani, Neera Rocchi ed Elga Rossi, dello sportello di ascolto Olympia De Gouges di Manciano -. Ci dispiace non essere state considerate delle interlocutrici, ma ci teniamo a sottolineare che non vogliamo parlare delle ‘qualità’ o dei ‘meriti’ delle donne votate, vogliamo invece sottolineare la questione di metodo, un metodo che non ci appartiene. Abbiamo deciso di non partecipare al concorso perché questa iniziativa ci sembra uno svilimento del vero, profondo e drammatico significato della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne“.
“La cronaca ci dice come la violenza maschile continui a colpire le donne, non solo con la forza fisica e il suo atto estremo, il femminicidio, ma in tante altre forme, dalla violenza psicologica alla denigrazione, all’uso del pregiudizio sessista. Forme di violenza che sono aumentate, come ci dicono i dati, nei periodi di convivenza forzata a cui ci costringe la pandemia – continua il comunicato -. Anche se ringraziamo le amiche che hanno votato la nostra Norma Di Pietro, ci siamo quindi sottratte a questa ‘gara’. E ci sembra invece importante porre l’attenzione sull’uso abituale che tutti facciamo dei social: è uno strumento ‘veloce’, nel quale si procede per ‘approvazione’ o per ‘disapprovazione’, senza di solito un adeguato spazio di approfondimento o riflessione, anche su temi molto seri. Questa cosa li può rendere molto pericolosi. Per di più, molto spesso, e sempre come ci racconta la cronaca, i social vengono utilizzati proprio per aggredire, o quanto meno, sminuire le donne“.
“È appena successo proprio a Manciano, con la violenta aggressione verbale su Facebook ad Hannah Lesch, colpita per il suo essere giovane donna impegnata, ma irrimediabilmente ‘straniera’. Forse le donne possono essere votate e premiate, purché restino al loro posto – termina il comunicato –? Non vogliamo né dare né ricevere premi, vogliamo semplicemente essere rispettate per quello che siamo. Perché le donne sono solo di se stesse”.