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L’osservazione in natura per educare bimbi attenti e felici

di Redazione
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La natura si presta a offrire i migliori stimoli per l’apprendimento. Per il bambino è fisiologico apprendere dall’ambiente che lo circonda. Quando si parla di apprendimento per imitazione si fa riferimento proprio all’innata capacità del piccolo organismo di adattarsi al contesto in cui vive per adattamento.

Così impara le relazioni affettive, la vita sociale, lo stile alimentare, soprattutto e quasi esclusivamente attraverso l’impronta familiare. Man mano che cresce, troverà nuovi stimoli di apprendimento nell’ambiente al di fuori della stretta cerchia famigliare.

Una ricca formazione piena di stimoli diversi consente uno sviluppo sano e articolato delle competenze e delle capacità del bambino. Una preziosa base che servirà a formare una vita adulta sana e ben bilanciata.

La natura è una fonte costante di apprendimento

Assuefatti dalla routine cittadina, i bambini potrebbero aver bisogno di affinare il loro senso critico e la capacità di discernimento con l’osservazione diretta degli stimoli naturali. Per propria natura, il piccolo apprende dall’osservazione dell’ambiente che lo circonda e lo fa in maniera diretta e senza mediazione le regole del vivere comune, il modo da relazionarsi con gli altri e percepire se stesso. Per questo motivo si insiste spesso sulla necessità di curare per primo l’esempio da dare ai propri figli.

Chi vive in città e ha poche occasioni di vivere l’ambiente non antropizzato, cioè non plasmato dall’attività dell’uomo, dovrebbe cogliere con slancio la possibilità di visitare l’ambiente naturale.

La quantità di stimoli, inconsueti e spesso poco noti, sempre mutevoli, sono indicatori di fenomeni fisici che è possibile apprendere in maniera diretta e non teorica dall’osservazione. A differenza dei nostri ambienti sociali, in cui i segnali della convivenza sono chiari ed espliciti, dai segnali stradali alle segnalazioni dei potenziali pericoli sulla strada, l’ambiente naturale richiede un costante stato di attenzione.

Per evitare di cadere, scansare ostacoli, causare danni, è importante mantenere attiva e desta la concentrazione nei confronti del luogo in cui ci si trova. Per il bambino questa esperienza si traduce in una bella avventura, ma per il suo cervello e la sua formazione psicofisica rappresenta una potente stimolazione.

Muoversi in ambiente irregolare e imprevedibile, con il terreno accidentato, la possibilità di arrampicarsi su sassi e alberi, stimola il senso dell’orientamento e l’equilibrio in maniera più completa che in una palestra attrezzata.

Allenare la consapevolezza nel quotidiano

Il potere dell’apprendimento diretto in mezzo alla natura rappresenta un notevole potenziale in termini di risveglio della capacità critica di apprendimento in condizioni diverse da quelle naturali. Quindi, un bambino che ha avuto la possibilità di essere stimolato all’osservazione dei fenomeni naturali che lo circondano, sarà anche più attento e sensibile nello scoprire quello che lo circonda anche nell’ambiente quotidiano antropizzato.

In città sarà possibile scovare elementi unici e peculiari che cambiano ogni giorno. Sarà possibile osservare i dettagli come la flora e la fauna che riescono a farsi spazio tra i palazzi e le strade asfaltate. Cogliere particolari del mondo in cui si è immersi, è una capacità che si rivela utile e preziosa in ogni contesto e a qualsiasi età.

Per stimolare l’osservazione spontanea è possibile usare degli accorgimenti e guidare i bambini sin da piccoli perché affinino le loro competenze innate. Regalare una bella macchina fotografica per bambini si può rivelare un buon pretesto per concentrare l’attenzione sui particolari, le mutazioni dell’ambiente confrontando il prima e il dopo, le trasformazioni legate alle stagioni.

L’allenamento in natura permette poi ai piccoli di acquisire la sicurezza dei movimenti e la consapevolezza delle proprie capacità che possono poi spendere in casa. Nel quotidiano, l’allenamento costante del proprio potenziale rappresenta un tassello fondamentale per la costruzione dell’autostima, della coscienza di sé e delle proprie capacità.

Limitare l’intervento dell’adulto per lasciare che i piccoli vivano liberamente l’approccio alla scoperta libera da condizionamenti, rappresenta una grande opportunità di crescita per i bambini. Infatti, spesso la capacità di preservarsi e di percepire il pericolo è maggiore di quanto sia portato a credere un adulto. Solo lasciando che il piccolo incorra in piccoli e controllati pericoli, sarà possibile allenare la sua capacità di autotutelarsi e conservarsi.

In definitiva, l’apprendimento in natura dovrebbe rappresentare un elemento costante della crescita dei bambini. Quando non è possibile dedicare a questo spazio molto del proprio tempo, sarebbe opportuno poter garantire l’accesso allo spazio libero e non strutturato il più spesso possibile.

Le passeggiate all’aperto dovrebbero rappresentare anche per la famiglia uno stimolo da ricercare, trovando nuove mete da visitare e attività da condurre in maniera sistematica o, almeno, ogni volta che sia possibile.

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