Giornata di festa, domenica 11 ottobre, per la parrocchia Maria SS.Addolorata, nel quartiere Gorarella di Grosseto, che accoglierà ufficialmente il suo nuovo parroco: don Marco Gentile.
La Messa di inizio del ministero pastorale di don Marco si terrà alle 18 nella chiesa di via papa Giovanni. Sarà presieduta dal vescovo Rodolfo, che riceverà dal nuovo parroco – come prevede il rito – la professione di fede e il rinnovo delle promesse sacerdotali. Poi il Vescovo accompagnerà don Marco in quattro luoghi della chiesa: alla porta di ingresso; al fonte battesimale; al confessionale; al tabernacolo. Un parrocchiano consegnerà simbolicamente le chiavi.
Don Marco, con i suoi 31 anni, è il parroco più giovane della diocesi di Grosseto. A lui il vescovo Rodolfo affida la guida della comunità più popolosa dell’intera Diocesi: oltre 15mila abitanti. In questo servizio il nuovo parroco non sarà solo: oltre ai tanti laici che già collaborano attivamente alla vita comunitaria nei suoi molteplici aspetti, avrà un aiuto pastorale in don Vitaliy Perih, 39 anni, sacerdote che dal 2017 è a Grosseto come cappellano dei cattolici ucraini di rito bizantino e a cui il Vescovo ha chiesto questo nuovo servizio dopo che in questi anni è stato aiuto nella parrocchia di San Giuseppe; e nel diacono permanente Marcello Corsini, che continua il suo servizio all’Addolorata, dove è presente già da alcuni anni.
Anche don Vitaliy sarà ufficialmente accolto domenica durante la Messa delle 18.
Don Marco Gentile è originario di Castiglione della Pescaia, dove fin da piccolo ha frequentato la parrocchia. E’ entrato in Seminario subito dopo aver conseguito la maturità scientifica. Il 28 giugno 2014 ha ricevuto l’ordinazione presbiterale dal vescovo Rodolfo, che lo ha inviato vice parroco nella parrocchia di cui ora diventa parroco. E’ anche cerimoniere vescovile e direttore dell’ufficio liturgico diocesano, componente dell’ufficio di pastorale vocazionale, membro del consiglio di amministrazione dell’Ente Seminario in rappresentanza del clero, del consiglio di amministrazione dell’Istituto diocesano sostentamento clero e di quello della Fondazione Chelli.