“Il Consiglio comunale di Campagnatico ha deciso all’unanimità di sospendere per il 2020 lo svolgimento delle sagre”.
Lo annuncia il sindaco Luca Grisanti dopo un’assemblea che ha visto qualche malumore levarsi tra le circa dieci persone del pubblico, costringendo il segretario a far uscire tre persone di Arcille, scontente perché non si svolgerà la locale sagra.
“Come Sindaco – afferma Grisanti – avevo inviato le linee guida del Governo per le eventuali riaperture e possibilità di effettuare possibili eventi, sagre e manifestazioni e lo avevo fatto per dovere istituzionale senza volontà alcuna di incoraggiare o piuttosto di scoraggiare nessuno, avevo anche pensato di valutare la situazione lasciando, sempre eventualmente, la possibilità di effettuare manifestazioni ad ogni singola associazione, ma non assicurando nulla a nessuno”.
Un’eventualità, dunque, che, secondo il Sindaco, qualcuno ha voluto cogliere anzitempo. “L’Associazione Festeggiamenti Arcille – sostiene Grisanti – si è subito preparata mettendo in atto interventi costosi, male ha fatto il presidente perché bastava desse retta al mio consiglio scritto in un messaggio che gli ho inviato il 12 luglio, dove lo invitavo a richiedere un incontro con l’amministrazione comunale prima di intraprendere qualsiasi iniziativa, in quanto all’interno della maggioranza stava prevalendo la linea di condotta adottata poi nella delibera di venerdì e cioè di non far effettuare sagre nel nostro territorio”.
Tra le accuse al Comune e respinte dal Sindaco ci sarebbero quelle secondo cui qualcuno dei consiglieri avrebbe cercato di convincere le altre associazioni a fare le sagre quando queste, a partire da Campagnatico e Marrucheti, avevano già deciso di non svolgerle, o che alcuni ristoratori si sono rivolti al Sindaco per chiedere lo svolgimento in quanto queste avrebbero portato beneficio anche a loro. Qualche lamentela c’è stata da parte di alcuni fornitori locali che dichiarano di subire un danno dal mancato svolgimento delle sagre.
“All’amministrazione comunale – sostiene Grisanti – continuavano ad arrivare messaggi da parte di molti cittadini che la pensavano esattamente al contrario di quei pochi che volevano effettuare a tutti i costi la sagra. Ricordo che la gran parte dei Comuni della provincia non hanno autorizzato le sagre e chi lo ha fatto le ha limitate a quelle delle società sportive”.
Secondo il Sindaco una stagione di sospensione delle sagre, a tutela della salute collettiva, può essere gestita dalle associazioni. “Una stagione di sospensione – conclude Grisanti – non è la morte di nessuno e magari forse ha evitato rischi e guai ai responsabili e ha fatto sì che si evitassero rischi per gli abitanti del nostro territorio. Mi sorprende, mi stupisce e mi irrita molto l’atteggiamento voluto da qualcuno, solitamente sempre la stessa persona, che ha fatto fare pressioni inutili e anche pesanti da parte di vari fornitori della sagra a tutti consiglieri e non si è limitato solo a quello e, visto il ruolo ricoperto, invece di tenere un comportamento serio e dignitoso, ha provveduto ad aizzare le folle contro la mia amministrazione inneggiando a comportamenti scomposti e non giusti in una sede istituzionale, dove fra le altre cose, nonostante tutto questo, avrei permesso loro di parlare come è stato fatto poi con chi è rimasto”.