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Il Piano urbano della mobilità sostenibile è realtà: ecco cosa cambia, novità per la Ztl

di Roberto Lottini
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La giunta comunale ha adottato il Pums, Piano urbano della mobilità sostenibile, che definirà le azioni da intraprendere nell’ambito della viabilità all’interno dei confini del Comune di Grosseto. Lo strumento servirà ad affrontare anche altri temi importanti relativi agli effetti del Coronavirus sulle abitudini dei grossetani.

Il Comune di Grosseto tra il 2018 e il 2019, con un lungo lavoro degli uffici comunali e della ditta incaricata, si è dotato del Pums: questo piano, che ha valenza ed orizzonte temporale di almeno 10 anni, certamente non considera la nuova situazione che si è venuta a creare a causa del coronavirus, ma contiene al suo interno temi che andranno affrontati e che costituiranno soluzioni per le emergenze del prossimo futuro – dichiara il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna: la ciclabilità, la consegna delle merci (city logistic), che in questo periodo hanno avuto un incremento esponenziale, il piedibus, che rappresenta una soluzione per il tragitto casa-scuola degli alunni, la definizione delle zone 30, che favoriscono la mobilità delle utenze deboli e tutelano gli ambiti residenziali, il trasporto pubblico. In questo momento, il Pums rappresenta uno strumento non solo necessario per definire le strategie generali riguardanti la mobilità sostenibile, ma rappresenta lo scenario su cui attuare gli interventi e le azioni che saranno necessarie per realizzare la ripresa economica del nostro territorio“.

L’adozione del Pums va di pari passo con la ridefinizione degli strumenti urbanistici (Piano strutturale e Piano operativo) attualmente in corso e portata avanti dall’assessore Fabrizio Rossi: la riqualificazione dell’habitat cittadino rappresenta un sostegno ideale per gli interventi da attuare nell’ambito della buona riuscita di un piano di mobilità sostenibile che tenga effettivamente conto delle necessità dei cittadini.

All’interno del Pums ci sono inoltre temi importanti per la Fase 2 e per le proposte che verranno discusse nelle varie cabine di regia.

Il biciplan: definisce tutta la rete ciclabile esistente e di progetto secondo la vigente normativa, descrivendo lo scenario sul quale sviluppare la mobilità dolce alternativa all’uso della macchina privata nella fase della ripresa.

Il trasporto pubblico: definisce il nuovo assetto del servizio urbano così come era stato individuato nella sperimentazione per ottimizzare il rapporto domanda-offerta pre-covid, sarà la base per comprendere gli incrementi di traffico derivanti dai nuovi scenari e poter individuare la capacità residua dei mezzi per poter adeguare il servizio alla nuova domanda di mobilità pubblica.

La logistica: la crisi Covid ha evidenziato il ruolo strategico della logistica per garantire merci essenziali ai cittadini. I diversi operatori della filiera logistica hanno permesso ai cittadini di avere medicine, cibo, mascherine e beni di prima necessità. Nella fase della ripresa è importante poter avere una strategia per garantire ordine ed efficienza nella distribuzione delle merci e del traffico da essa generato.

Il percorso casa-scuola, quella che fino ad oggi era una proposta ecologica, è diventata una concreta alternativa all’uso del servizio pubblico che potrà essere attuata nelle fasi successive alla fase due: il piedibus potrà essere insieme all’utilizzo della bicicletta un mezzo concreto per assorbire l’utenza che fino a ieri usava il mezzo a motore, e potrà anche garantire una soluzione per l’incremento del traffico privato nelle ore di punta.

La sosta: la definizione delle strategie della sosta libera e a pagamento contenuta nel Pums potrà contrastare e gestire l’incremento di traffico privato e dare anche una risposta per gestire l’afflusso turistico lungo la costa; lo scenario della sosta previsto, potrà essere modificato secondo le decisioni che saranno prese per favorire la ripresa economica e sociale del territorio.

La ztl: le modifiche proposte nel Pums per gli accessi alla Ztl, potranno rappresentare un rilancio per il centro storico visto come centro commerciale naturale del capoluogo permettendo di adottare le proposte che potranno essere presentate per favorire la ripresa delle attività economiche all’interno delle Mura medicee.

Le zone 30: la loro realizzazione risulta indispensabile per la tutela dell’utenza debole, aumentando la sicurezza per ciclisti e pedoni, abbassando l’inquinamento e promuovendo l’utilizzo di mezzi ecologici per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro.

A seguito dell’adozione e quindi della pubblicazione sarà possibile: acquisire le osservazioni al Pums (30 giorni a disposizione); definire le strategie da adottare nella fase di ripresa condivise con le cabine di regia stakeholder, definendo le soluzioni in armonia con le strategie generali del piano; approvare il Pums in Consiglio comunale.

Fin dall’inizio del mandato abbiamo lavorato alla realizzazione del Pums – sottolinea l’assessore alla viabilità, Fausto Turbanti -. Si tratta di uno strumento importante anche per intercettare i fondi comunitari. Il nostro centro è stato attenzionato in modo particolare nella stesura del Piano e cercheremo di venire incontro alle esigenze dei commercianti. Valorizzeremo l’uso della bici e saranno effettuati interventi di traffic calming così come richiesto dai cittadini. Allargheremo le zone 30, mentre per quanto riguarda la Ztl in centro ci saranno alcune novità che si svilupperanno nei prossimi mesi“.

“Punteremo a riorganizzare l’accesso in centro dei corrieri in centro, in modo che non si verifichino più transiti incontrollati come è successo finora – continua Turbanti –. Saranno invertiti l’ingresso e l’uscita dalla Ztl, perchè ogni giovedì su Porta Corsica c’è molto traffico a causa del mercato. Inoltre, in questo modo vogliamo incentivare l’utilizzo del parcheggio sotterraneo in piazza Nassiriya. Sarà ampliata la zona pedonale, che interesserà in modo definitivo piazza della Palma e via Vinzaglio, così da agevolare il lavoro dei locali presenti. Inoltre, sarà abolito il parcheggio in queste zone delle auto di Comune e Provincia e ci sarà un maggior controllo sui permessi di carico e scarico delle merci“.

“Sono più di 15 anni che mancava un Piano urbano della mobilità – dichiara l’assessore all’urbanistica, Fabrizio Rossi -. Abbiamo realizzato un lavoro di squadra perchè il Pums si integra alla perfezione con i nuovi Piano strutturale e Piano operativo“.

Sempre nell’ambito delle azioni adottate per favorire la mobilità sostenibile, in particolar modo quella legata alla ciclabilità, l’amministrazione comunale ha ideato un progetto di supporto alla mobilità ciclabile che ben si sposa con gli obiettivi del Pums.

Il progetto, condiviso con Fiab, che partirà in via sperimentale con i primi 200 cittadini, prevede un incentivo economico per chiunque usi la bicicletta come mezzo privilegiato per il tragitto casa-lavoro, casa-scuola/università e viceversa.

Possono partecipare i lavoratori maggiorenni residenti o con domicilio a Grosseto il cui luogo di lavoro sia situato a Grosseto o in comuni limitrofi. Nell’ultimo caso è possibile partecipare anche in caso di intermodalità treno e bicicletta. Il progetto è rivolto anche agli studenti di età superiore ai 16 anni per quanto riguarda il tragitto casa-scuola/università e ai genitori che accompagnano i bambini a scuola.

Per individuare i chilometri percorsi, utili per calcolare l’incentivo maturato, è necessario possedere uno smartphone con connessione a internet: il cittadino dovrà scaricare un’applicazione individuata dall’amministrazione e verificarne il corretto funzionamento, anche durante il tragitto.

Il progetto, finanziato con parte dei proventi dalle contravvenzioni della violazione del codice della strada, prevede un incentivo base di 25 centesimi a chilometro, per un tetto massimo giornaliero di 6 euro, mensile di 50 euro e annuale di 300 euro. L’erogazione degli incentivi avverrà su base semestrale, in modalità ancora in fase di definizione.

I dati raccolti verranno utilizzati in funzione di uno studio utile per quantificare gli effetti del progetto in termini di diminuzione di CO2, risparmio carburante, diminuzione del traffico e benessere dei partecipanti. Grazie a questi dati si potranno recepire le criticità esistenti a livello locale per lo sviluppo di una mobilità sostenibile e agire più precisamente con interventi pubblici che possano agevolare in maniera sempre maggiore gli spostamenti in bicicletta.

Il Pums è un punto di svolta per la città e la mobilità dei grossetani – commenta Angelo Fedi, presidente di Fiab -. Il Covid ha causato, nonostante la sua innegabile negatività, anche una accelerata verso una mobilità più attenta all’ambiente“.

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