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Emergenza Coronavirus: ecco le nuove norme da rispettare negli autobus

di Redazione
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Secondo le disposizioni contenute nel Dpcm del 26 aprile 2020, sulle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, inizierà dal 4 maggio la fase 2 anche per il trasporto pubblico locale”.

A dichiararlo sono il presidente della Provincia di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, e il consigliere con delega Marco Biagioni.

“Ad oggi i servizi sono stati ridimensionati secondo le possibili necessità che gli utenti manifestavano per brevi spostamenti, dal 4 maggio i servizi dovranno necessariamente subire dei cambiamenti in termini di orari, corse e frequenze – spiegano Vivarelli Colonna e Biagioni -. A causa del distanziamento sociale l’offerta dei posti sugli autobus ha subito una drastica riduzione, basti pensare che su un mezzo che potenzialmente potrebbe trasportare 50 persone possono ad oggi salire solo 10/12 utenti“.

Sia gli uffici trasporti della Provincia di Grosseto che Tiemme monitoreranno costantemente la domanda di servizio e apporteranno gradualmente le modifiche necessarie al fine di dare la migliore risposta possibile all’utenza.

Nell’occasione di questa ripartenza – continuano il presidente e Biagioni si ricordano alcune regole di buon senso che comunque devono accompagnare tutti gli utenti nel loro utilizzo del mezzo pubblico e chiediamo massima responsabilità agli utenti”.

Ecco le raccomandazioni per tutti gli utenti dei servizi di trasporto pubblico:

  • non usare il trasporto pubblico se si hanno sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore);
  • acquistare, dove possibile, i biglietti in formato elettronico, on line o tramite app, sarà vietata la vendita di biglietti a bordo;
  • seguire la segnaletica e i percorsi indicati alle fermate mantenendo sempre la distanza di almeno un metro dalle altre persone;
  • utilizzare le porte di accesso ai mezzi indicate per la salita e la discesa, rispettando sempre la distanza interpersonale di sicurezza di un metro;
  • al fine di garantire il numero massimo di passeggeri in modo da consentire il rispetto della distanza di un metro, occorre sedersi solo nei posti consentiti mantenendo il distanziamento dagli altri occupanti;
  • evitare di avvicinarsi o di chiedere informazioni al conducente;
  • nel corso del viaggio, igienizzare frequentemente le mani ed evitare di toccarsi il viso;
  • indossare necessariamente una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca.

Sarà possibile servirsi dei mezzi pubblici esclusivamente per comprovate esigenze di lavoro e di salute, per necessità e per recarsi in visita ai parenti, mentre non sarà consentito uscire dal territorio regionale. Andranno quindi rispettate tutte le disposizioni previste dall’articolo 1 lettera A del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 26 aprile scorso secondo il quale sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie; in ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Alle Aziende di trasporti è raccomandata l’installazione di dispenser per gel con liquido disinfettante per detergere le mani e la distribuzione di guanti protettivi monouso per i passeggeri.

Quando, nonostante l’aumento dall’attuale 60 all’85% delle corse dei bus, dovesse verificarsi una saturazione dei posti disponibili, sarà possibile il ricorso a corse bis che le Aziende potranno garantire con il proprio personale.

Nelle situazioni di insufficiente capacità di trasporto, in via residuale e in presenza di particolari esigenze territoriali, previo il nulla osta del settore trasporti della Regione Toscana, potranno essere autorizzati servizi di noleggio con conducente, di taxi e di ulteriori autobus e saranno effettuate verifiche circa i fabbisogni di mobilità con la possibilità di incrementare ulteriormente il numero delle corse.
Alle aziende di trasporto pubblico locale è chiesto di favorire, dove possibile, il trasporto gratuito a bordo di bici, monopattini e simili da parte degli utenti.
I servizi di noleggio di veicoli con conducente, autobus e taxi, nel periodo dell’emergenza sanitaria, possono essere utilizzati per servizi privati aziendali a spese delle aziende richiedenti. E’ possibile utilizzare i taxi o da parte di un solo passeggero o soltanto da più appartenenti allo stesso nucleo familiare o residenti nella stessa abitazione.
Gli Enti locali sono sollecitati a svolgere, al fine di evitare assembramenti, la propria attività di vigilanza e monitoraggio sul territorio alle fermate e stazioni del servizio del trasporto pubblico, con particolare attenzione a quelle più frequentate e nelle fasce orarie dei pendolari, attraverso l’utilizzo dei propri dipendenti, della Polizia Municipale, della Polizia Provinciale o tramite la Protezione civile e le associazioni di volontariato o con altra modalità organizzativa.
E’ sospesa la vendita dei biglietti a bordo dei mezzi di trasporto pubblico locale. E’ previsto il rafforzamento da parte delle Aziende, attraverso l’utilizzo di tutto il personale o l’utilizzo di personale esterno con mansioni specifiche, di alcune azioni, come il controllo del rispetto delle misure di contenimento e delle linee guida nazionali e regionali, sia alle fermate che a bordo bus, segnalandone alle Forze dell’Ordine l’inosservanza o la necessità di intervento; forme di controllo dei biglietti preferibilmente a terra presso le fermate e nelle stazioni; forme di monitoraggio alle fermate e alle stazioni al fine di segnalare agli Enti territorialmente competenti eventuali assembramenti con particolare attenzione nelle fasce orarie dei pendolari; la promozione di ogni forma di comunicazione in tal senso su base territoriale.

Gli impianti di climatizzazione nei mezzi pubblici devono essere mantenuti attivi e, per aumentare il livello di ricambio/diluizione/rimozione dell’aria, deve essere eliminata la funzione di ricircolo. Qualora le condizioni meteo lo permettano, può risultare anche utile aprire tutti i finestrini e le botole del tetto per aumentare ulteriormente il livello di ricambio dell’aria all’interno dei mezzi.
Al fine di rendere maggiormente efficaci le disposizioni dell’ordinanza è raccomandata l’adozione, da parte delle Pubbliche amministrazioni e delle aziende, delle regolamentazioni (come il prolungamento dell’orario di apertura degli uffici e una maggiore flessibilità nella rimodulazione degli orari di lavoro) finalizzate al contenimento del contagio, mitigando i picchi nell’utilizzo del trasporto pubblico.
L’efficacia dell’ordinanza decorre dal 4 maggio e fino al 31 luglio 2020, data finale dello stato di emergenza, salvo nuovo provvedimento.

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