“Contatto stretto di un caso positivo accertato. C’era da aspettarselo, ma non si è mai abbastanza pronti a un responso del genere”.
Con queste parole inizia il racconto a lieto fine di una paziente tra i primi casi positivi nella provincia di Grosseto, che ha vinto la sua battaglia contro il coronavirus.
La signora, della zona e sulla settantina, era stata in maniera piuttosto costante a contatto con un paziente che da lì a breve, a seguito del manifestarsi di febbre alta e sintomi influenzali, sarebbe risultato positivo al tampone e ricoverato all’ospedale Misericordia.
“Quando mi hanno informata della positività e del ricovero del paziente, è stata una doccia gelata, ognuno di noi pensa sempre che un evento negativo non possa riguardarci direttamente e invece a volte non va così. Ho avuto paura per quella persona e ancora di più quando mi hanno detto che anche io avrei dovuto eseguire il tampone per verificare se fossi stata contagiata”, racconta la signora.
Anche il risultato della signora è stato positivo e data la presenza di una patologia pregressa, i sanitari hanno deciso per il ricovero nel reparto di Malattie infettive.
Qui la paziente ha trascorso circa 10 giorni, assistita e costantemente monitorata dal personale medico e infermieristico del reparto della dottoressa Cesira Nencioni. Nonostante le condizioni non gravi, alla signora veniva somministrato periodicamente dell’ossigeno per aiutarla a respirare meglio.
“Sono stati giorni difficili, avevo paura perchè non sapevo a cosa andassi incontro e mi mancavano i miei cari che sentivo solo per telefono. Per fortuna tutto il personale che mi ha assistito non si è dimostrato solo competente ma umano, prima della cordialità ho potuto percepire la loro vicinanza – prosegue la signora -. Ho visto gli operatori impegnati giorno e notte contro un ‘mostro’ di cui poco si sapeva in quel momento. Anche loro avevano paura, dai visi sempre gentili, traspariva comunque un senso di legittima preoccupazione”.
E i risultati sono arrivati. Dopo 10 giorni circa di ricovero, la paziente non aveva più alcun sintomo e all’esecuzione dei due tamponi di controllo è risultata negativa, una vera e propria guarigione, una negativizzazione.
La signora è potuta tornare al suo domicilio e riprendere una vita normale per quanto possibile in questo periodo storico senza precedenti. Questo è il secondo caso di contagio e il primo caso di guarigione nella provincia di Grosseto.
“Ringrazio i medici, gli infermieri e gli oss che si sono presi cura di me durante la degenza e per il senso del dovere e la dedizione che mettono nel proprio operato verso tutti i pazienti, anche adesso che viene chiesto loro un impegno ancora maggiore – termina la signora -. Non avrei potuto ricevere assistenza migliore”.