Non c’è sguardo su Castiglione della Pescaia che non includa l’area urbana di Poggio alle Trincee, con le sue eleganti costruzioni abbracciate dalla macchia mediterranea. Quelle case, figlie di un’epoca in cui la speculazione edilizia distruggeva tratti straordinari delle coste italiane, sono invece un tratto distintivo di valorizzazione del nostro territorio, un capolavoro architettonico che ha sposato il rispetto per l’ambiente e la possibilità di proiettare Castiglione della Pescaia nella dimensione del turismo internazionale di alto livello.
Colui che ha ideato, progettato e realizzato tutto questo si è spento questa mattina: Mario Felicioni, geometra ed imprenditore originario di Spello, è morto a Grosseto dopo una breve malattia. Avrebbe compiuto 90 anni tra pochi mesi, un traguardo importante da festeggiare insieme ai molti già raggiunti, come aver riaperto nel 2019 il cantiere a Poggio alle Trincee.
Fu protagonista anche dello sviluppo urbanistico di Grosseto negli anni ’50 e ’60: come geometra, costruttore ed imprenditore nel settore immobiliare partecipò alla realizzazione della basilica del Sacro Cuore e degli edifici dell’area di via della Pace, via Emilia, via Aquileia. Figura importante del Collegio dei Geometri di Grosseto, all’interno del quale ho rivestito la carica di segretario; ha profuso il suo impegno anche nell’attività vitivinicola intrapresa dal suocero Alfredo Pieroni, acquistando in società la fattoria a Poggio Lungo dove veniva prodotto il vino Ansonica doc. Conosciuto e stimato non solo dai colleghi per la serietà, l’affidabilità ed i valori che lo hanno caratterizzato nella sua lunga vita, al centro della quale ha sempre posto la famiglia.
L’ultimo saluto verrà dato martedì 18 febbraio, alle 15, nella chiesa dell’Addolorata in via Papa Giovanni XXIII a Grosseto.