Oltre 400mila chilometri in 19 anni anni, percorsi tutti in sella alla sua bicicletta.
Janus River, 82enne, di padre polacco e madre russa, ex impresario che ha lavorato a lungo in Italia, quasi un ventennio fa decise di lasciare tutto ed iniziare a girare il mondo in bicicletta toccando circa 200 nazioni, attraversando la Russia, l’Australia e il Sud America. Adesso è in Italia, dove con la provincia di Grosseto chiude il suo percorso prima di imbarcarsi per la Colombia, da lì raggiungerà la Terra del Fuoco, poi l’Australia, per arrivare, nel 2028, all’età di 91 anni in Cina dove, se la salute lo assisterà, concluderà il suo percorso per poi ritirarsi a Bora Bora e lasciare la sua eredità a 50mila bambini orfani russi con un piccolo omaggio di 5 dollari a testa.
In Maremma è stato ospitato al Resort Capalbio, dove è stato accolto dal sindaco Settimio Bianciardi e dall’assessore Gianfranco Chelini, tutti ben felici di poterlo salutare prima di riprendere il suo percorso in giro per il mondo. Come sempre non ha voluto dormire in un letto, ma nel suo sacco a pelo all’aperto.
La famiglia Ceravolo, che gestisce la struttura, lo ha ospitato a pranzo condividendone lo spirito ed il messaggio ecologista che sta lanciando. River mangia infatti pasta, verdura, frutta e poca carne, ma solo quella che non proviene da allevamenti che sfruttano gli animali. E viaggia per il mondo in sella alla sua bicicletta.