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Dal 4 al 10 maggio saranno giornate molto intense, dal punto di vista spirituale, per la Chiesa di Grosseto, che celebra solennemente le Feste quinquennali della Madonna delle Grazie, patrona con san Lorenzo, della città e della Diocesi, e che si appresta a offrire a tutti la lettura continuata dalla Bibbia, giorno e notte, dalla Genesi all’Apocalisse.
A presentare le iniziative è stato il vescovo Rodolfo Cetoloni assieme ai rappresentanti del Capitolo della Cattedrale e dei vari uffici diocesani coinvolti.
Feste quinquennali
Ogni anno, da secoli (salvo rare interruzioni), la prima domenica di maggio la Diocesi di Grosseto festeggia la Madonna delle Grazie, compatrona della città e della Diocesi, la cui immagine dipinta da Matteo di Giovanni, dalla fine del ‘400, è venerata nella cattedrale di San Lorenzo. Ogni cinque anni i festeggiamenti si fanno ancor più solenni, con l’immagine della Madonna che viene portata processionalmente per le strade di Grosseto.
Per preparare adeguatamente questo momento, il vescovo Rodolfo ad ottobre 2018, in occasione dell’86esimo Pellegrinaggio diocesano al santuario di Montenero, ha indetto la “Peregrinatio Mariae”: l’immagine della Madonna delle Grazie, nella riproduzione realizzata a fine anni ’90 dal pittore grossetano Claudio Amerighi su commissione del Capitolo della Cattedrale, sta visitando le 50 parrocchie della Diocesi. La peregrinatio ha avuto inizio nel pomeriggio di sabato primodicembre dalla parrocchia di Roselle e si concluderà il 3 maggio nella parrocchia di San Francesco.
“Vivremo la Peregrinatio – aveva detto il Vescovo dandone l’annuncio – per essere aiutati da Maria, Madonna delle Grazie, a ravvivare, con il suo stile, il suo amore e con i suoi modi, il desiderio di cercare il Signore e saperlo davvero riconoscere nelle realtà forti, ma anche e specialmente nelle realtà quotidiane delle nostre famiglie, delle cose che abbiamo da affrontare, dei problemi, delle gioie e delle nostre parrocchie”.
L’immagine della Madonna delle Grazie, dopo aver sostato per più giorni in ciascuna delle 40 parrocchie dei paesi che fanno parte della Diocesi, dal 25 aprile sta sostando in ognuna delle 9 parrocchie della città (una ogni giorno), finché sabato 4 maggio farà ritorno in cattedrale ed inizieranno i festeggiamenti solenni.
Il cardinale Scola a Grosseto
Per l’occasione, sabato 4 maggio sarà a Grosseto il cardinale Angelo Scola, arcivescovo emerito di Milano, dal 1991 al 1995 vescovo di Grosseto. Il cardinale, alle 16, nella sala Friuli del convento di San Francesco presenterà la sua autobiografia “Ho scommesso sulla libertà” (Solferino), scritta con la collaborazione di Luigi Geninazzi, giornalista, scrittore ed esperto di politica internazionale. Ripercorrendo la sua vita, il Cardinale offre uno sguardo interessantissimo sugli ultimi decenni di storia della Chiesa e del Paese, con una lucidità e originalità di analisi che lo hanno fatto apprezzare sempre.
Terminata la presentazione, dalla parrocchia di San Francesco si snoderà una breve processione per il rientro dell’immagine della Madonna delle Grazie in Duomo.
Alle 18 la Messa per l’offerta dell’olio alla lampada votiva che arde continuativamente dinanzi all’immagine della Madonna delle Grazie. Presiederà la liturgia lo stesso cardinal Scola, mentre ad offrire l’olio per la lampada votiva saranno, quest’anno, secondo un calendario diocesano, le Parrocchie di Alberese, Principina Terra e Rispescia.
Animeranno la Messa i cori parrocchiali della Diocesi diretti da Luca Bernazzani, responsabile musica sacra dell’ufficio liturgico diocesano.
Alle 21.30, sempre in Duomo, un omaggio in musica a Maria, offerto dalle corali Puccini e Gaudete.
Domenica 5 maggio è la festa solenne della Madonna delle Grazie. Alle 17 il vescovo Rodolfo presiederà, in cattedrale, la concelebrazione eucaristica. Animeranno la liturgia le corali Puccini e Gaudete. Al termine, la processione con l’immagine della Madonna delle Grazie per le strade della città.
Itinerario: piazza Duomo, via Manin, porta Corsica, via Gramsci, via Ximenes (lato destro), viale Manetti, corso Carducci, piazza Duomo e benedizione sulla città e sulla Diocesi.
Nel pomeriggio del 5 maggio sono sospese le Messe in tutte le parrocchie.
La festa della Madonna delle Grazie è promossa dalla Diocesi con il Capitolo della Cattedrale e la Congregazione “Madonna delle Grazie”.
“E Dio disse….”: lettura continuata della Bibbia
Rientrati in Cattedrale, al termine della processione in onore della Madonna delle Grazie, il Vescovo intronizzerà la Parola di Dio perché dalla festa mariana scaturirà un altro momento importante: l’iniziativa della lettura continuata della Bibbia, giorno e notte, dalla Genesi all’Apocalisse.
“Vorremmo proclamare: da Maria la grazia della Parola; il Verbo si è fatto carne!”: così il Vescovo spiega il senso profondo dell’iniziativa, che nasce da un’idea della Caritas diocesana e che ha coinvolto altri uffici della Diocesi.
Le lettura continuata avrà luogo nella chiesa di San Pietro al Corso, lungo corso Carducci. L’inizio sarà domenica 5 maggio alle 21; la conclusione, senza soluzione di continuità, sarà venerdì 10 maggio alle 21, quando, nella cappella del Seminario avrà inizio la veglia diocesana per le vocazioni, in preparazione alla 56^ Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che si celebra domenica 12 maggio.
Circa 600 lettori per 1200 frammenti
Sarà il Vescovo a dare inizio alla lettura dei primi versetti della Genesi, poi proseguiranno il rettore del Seminario, i seminaristi e continuativamente circa 600 persone di ogni provenienza: credenti o meno, cattolici e non, impiegati, operai, professionisti, donne, uomini, ragazzi, politici… Notte e giorno, di continuo fino a venerdì 10 maggio.
Il Vescovo ha dato l’annuncio di questa iniziativa nella lettera indirizzata alla Diocesi per l’inizio della quaresima.
È la prima volta che accade in Diocesi e quindi è stato ed è un impegno molto importante, che ha richiesto pazienza, precisione, scrupolo organizzativo.
La macchina organizzativa si è messa in moto da diverse settimane ed ha permesso di mettere insieme circa 600 lettori che leggeranno la Bibbia, suddivisa in poco più di 1200 frammenti. Mediamente, ogni frammento si comporrà di 30 versetti, da leggersi in un tempo di 5 minuti complessivi.
I lettori saranno accolti di mezz’ora in mezz’ora nella chiesa di San Pietro al Corso da persone addette alla gestione dei gruppi di lettori, secondo la scansione temporale stabilita. In questi giorni ai responsabili dei vari gruppi di lettori vengono comunicati l’orario preciso in cui ciascun lettore sarà chiamato a leggere e il relativo passo biblico che gli viene assegnato. È stato previsto, inoltre, di adibire il locale di proprietà della Diocesi, in via Vinzaglio 25, a punto-base e punto ristoro. Per i responsabili dei gruppi di lettori è stata approntata anche una dettagliata scheda tecnica con tutte le comunicazioni necessarie a far sì che la complessa organizzazione possa andare avanti senza particolari intoppi.
“Un lusso? Una scommessa? un passatempo inutile? No! Un bisogno, un grande bisogno – spiega il vescovo Rodolfo -. Volano, infatti, ovunque parole offensive e gridate, si è invasi da parole sfibrate e ridotte a emoticon, siamo avvolti da una comunicazione che lascia sempre più arrabbiati e soli. C’è bisogno di parole vere, di Parola vera. Di Parola che sia come la pioggia e la neve, che non torna senza aver irrigato e fatto germogliare la terra. Di parola che crei quello che dice (disse e tutte le cose furono create). Di Parola che rimanga vibrante in chi l’ascolta. Di Parola che sia tenerezza e pugno nello stomaco, lama e balsamo, tuono e silenzio, violenza e abbraccio, giuramento e fiducia gratuita, tenebra e luce”.
“Lettura continua – spiega ancora il vescovo Rodolfo – perché una Parola così esiste, fatta di mille e mille parole, accumulata, centellinandosi giorno per giorno, per più di mille anni di storia. E’ di tutti, è per ognuno. La comprende chi l’ascolta come un sussurro e, ascoltandola, comincia ad amarla. L’abbiamo chiusa in libri e volumi sacri, ma lei rimane libera. Se l’ascoltiamo davvero essa riprende vita perché chi l’ha pronunciata si è espresso in essa ed è vivo come noi, dinanzi a noi, più di noi. Quelle parole saranno lette, pronunciate, proclamate. Le ascolterà chi ne pronuncerà il suono, le ascolteranno quelle mura antiche che formano san Pietro al Corso; le potrà ascoltare chiunque vorrà, se passando, si fermerà un po’”.