“Appare nella notte in piazza XXV aprile (o meglio, piazza Istria, come piace ricordare a molti follonichesi) uno striscione commemorativo in onore ai martiri delle foibe”.
A dichiararlo, in un comunicato, è l’associazione La Forgia.
“Come ben sappiamo, il 10 febbraio è il giorno del ricordo – continua la nota –: noi, come associazione culturale, vogliamo conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli Istriani, dei Fiumani e dei Dalmati italiani dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra. Questi efferati crimini sono stati vergognosamente oscurati troppo a lungo, per questo vogliamo accenderne il ricordo proprio in piazza Istria nel 72° anniversario dei trattati di pace di Parigi“.
“Data anche l’elevata negatività con cui l’estrema sinistra accolse l’iter legislativo e l’istituzione della Giornata del ricordo, ci sembra doveroso rimarcare la commemorazione, per non dimenticare la strage di massa messa in atto dai partigiani e dai soldati titini, con l’assenso, se non l’aiuto, di ‘altre’ forze – termina il comunicato -. Follonica non dimentica. Onore ai martiri delle foibe“.
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La storia è storia, non si cancella, non si inventa, non si dimentica!
“commemorare i morti nelle foibe significa sostanzialmente commemorare rastrellatori fascisti e collaborazionisti del nazismo. Per gli altri morti, quelli vittime di rese dei conti o vendette personali, c’è il 2 di novembre”.
Il giustificazionismo, riduzionismo e negazionismo non sono tesi da attuare per le foibe. È bene invece far sapere cosa combinò il comunismo titino fece, avallato da quello italiano, ossia una pulizia etnica e cancellare ogni forma di italianità. Il fascismo ha avuto le sue pecche ma mai paragonabile alle foibe.
Mi sembra nuovamente una insulsa diatriba tra chi fosse più o meno assassino. Strumentalizzare i morti per giustificare il proprio pensiero politico è sempre deplorevole. I crimini commessi dalle armate titine sono stati ultimamente evidenziati e finalmente resi pubblici. Le vittime delle Foibe non furono solamente “fascisti e rastrellatori nazisti”; furono anche civili abitanti di quelle zone ed in molti casi Italiani. D’altra parte affermare che il Fascismo non si macchio’ di crimini paragonabili alle Foibe, mi sembra a dir poco fuori luogo. Sappia che il primo ad utilizzare la foiba di Basovizza emblema oggi di quella tragedia, fu Gaetano Collotti,ispettore speciale del regime fascista che vi getto’ dei civili giustiziandoli. Le consiglierei a tale riguardo alcune letture riguardanti le zone in questione come : La banda Collotti storia di un corpo di repressione al confine orientale d’Italia. Cerchi anche qualche lettura riguardante “La villa triste”. Oppure Repressione antipartigiana in Friuli. La caserma Piave di Palmanova e i processi del dopoguerra.
Oltre a questo anche la storia di quelle zone dal primo dopoguerra al trattato di Parigi. Questo forse le consentirà di dare giudizi meno volti ad interpretare i fatti storici assoggettandoli ad un credo politico che vede da una parte una sinistra oscurantista che non voleva che si discutesse delle Foibe, e dall’altra una destra bieca che è arrivata a giustificare i crimini del Fascismo perché anche il Comunismo ne ha commessi, forse anche di peggiori. Come se si potesse essere appunto più o meno assassini.