In Olanda c’è un ingegnere biomedico maremmano, Gabriele Papini, di Ribolla, che dal 2013 vive e lavora, insieme alla sua compagna, come ricercatore alla Eindhoven University of Tech e alla Philips Research presso Hight Tech Campus a Eindhoven.
Gabriele negli ultimi tempi ha pubblicato in diverse riviste specializzate le sue ricerche e scoperte nello sviluppo di mezzi e tecnologie in campo biomedico orientate alla salute.
Il 26 novembre è stato selezionato e pubblicato nella rivista Physiological Measurament come Featured Article, ovvero un articolo scelto dagli editori del giornale per la particolare originalità, importanza e potenziale impatto su future ricerche. Il suo ultimo articolo si intitola “Sinus or not, a new beat detection algorithm based on a pulse morphology quality index to extract normal sinus rhythm beats from wrist-worn photoplethysmography recordings”
(https://doi.org/10.1088/1361-6579/aae7f8) e la rivista lo ha reso disponibile per la consultazione gratuita per un periodo di 3 mesi.
Nel dettaglio, spiega Gabriele, “il segnale Ppg, acronimo del ben più complesso termine scientifico Fotopletismografico, già utilizzato in ambito clinico per il monitoraggio delle funzioni vitali dei pazienti, negli ultimi 10 anni è stato sempre più spesso utilizzato in quella parte della ricerca biomedica che ha portato allo sviluppo di dispositivi da polso come smart-watch e fitness-tracker.
Il Ppg può essere usato, ad esempio, per calcolare la variabilità del battito cardiaco e tale variabilità può servire a sua volta per tracciare fenomeni fisiologici molto più complessi, come l’andamento del sonno, e per indicare la presenza di alcune patologie. Tuttavia, per ottenere dal Ppg solo i parametri clinicamente rilevanti è necessario valutare la qualità del segnale e selezionarne unicamente le parti riconducibili a un normale ritmo cardiaco. Nella ricerca proponiamo un algoritmo che effettua l’analisi qualitativa del segnale Ppg partendo dalla sua morfologia, ovvero dalla forma che lo caratterizza. Il nostro è il primo algoritmo che riesce a escludere dal segnale non solo i cosiddetti artefatti, ovvero disturbi nel segnale, causati per esempio dai movimenti del polso, ma anche i battiti cardiaci aritmici. Il nostro algoritmo offre quindi una solida base per calcolare anche altri parametri clinici rilevanti per il monitoraggio dello stato di salute di una persona“.
Gabriele Papini si occupa principalmente dell’elaborazione dei segnali biomedici attraverso sensori e sistemi biomedicali, ha un contratto dottorato di ricerca “Wearable Vital Signs Monitoring for Sleep Diagnosis”, nel dettaglio lo sviluppo di nuovi apparati e tecnologie per il monitoraggio della malattie e disturbi del sonno, finanziato dalla Eindhoven University of Technology (TU/e), una delle migliori Università tecnologiche europee, Philips Research e il Centro di eccellenza medica Kempenhaeghe che funge da partner clinico.
Gabriele Papini ha presentato suo lavoro e le sue ricerche alla 40esima Conferenza internazionale dell’Ieee Engineering in Medicine & Biology Society Embc2018, a Honolulu (Hawaii) la più grande organizzazione internazionale di ingegneria biomedica, mentre nel 2017 ha partecipato alla 39esima Conferenza internazionale dell’Ieee Engineering in Medicine & Biology Society sull’isola di Jeju (Corea del Sud)