Ecco i primi risultati del processo partecipativo legato al Pums, Piano urbano della mobilità sostenibile, della cui stesura si occupa l’azienda Sintagma.
Il questionario promosso dal Comune di Grosseto (al quale nella prima fase hanno partecipato 373 utenti, di cui 229 uomini e 144 donne) è stato compilato per lo più da residenti nel Comune di Grosseto (97%). Il restante 3% è composto da abitanti dei Comuni di Follonica, Roccastrada, Castiglione della Pescaia, Civitella Paganico e Santa Fiora.
La fascia di età degli intervistati, che ha partecipato in maggioranza, è quella che va dai 41 ai 60 anni, con un 52%, seguita dal 26% di utenti di età compresa tra i 26 e i 40. Secondo i dati, il 78% degli intervistati risulta occupato, un 12% è composto da pensionati, mentre il 5% da studenti.
Sul piano degli spostamenti, l’88% di questi ha origine e destinazione nel Comune di Grosseto e quasi il 90% degli spostamenti più frequenti sono effettuati per motivi legati soprattutto al lavoro (74%).
Per spostarsi, il 34% degli intervistati spende fino a 50 euro al mese, il 24% si attesta sui 50-100 euro e il 18% spende dai 100 ai 200 euro. La grande maggioranza degli utenti (il 70%) sceglie l’auto propria per muoversi, mentre si scende al 9% per chi va in bicicletta, all’8% per chi usa il motorino e al 5% per chi va a piedi. Il principale motivo della scelta dell’automobile è l’autonomia di movimento (28%), seguito da alternativa meno stressante (11%), ed il 72% degli intervistati preferisce viaggiare da solo. Gran parte degli intervistati (49%) impiega tra i 10 e 20 minuti dal punto di partenza alla destinazione per un percorso sotto ai 10 chilometri (72%). Per raggiungere il centro storico, il 42% del campione lascia l’auto in parcheggi gratuiti.
Il 61% degli intervistati si dichiara favorevole alla realizzazione di zone 30, soprattutto in centro (44%), ma anche nel quartiere di residenza (31%). Il 66% si dichiara favorevole alla realizzazione di zone pedonali soprattutto in centro (64%). Mentre per le Ztl prevale il contrario, con un campione contrario del 57%.
Per quanto riguarda la scelta della bicicletta come mezzo di spostamento all’interno del comune di Grosseto, risulta che a utilizzarla è il 60% del campione intervistato. Tra questi, il 22% usa la bici tutto l’anno, mentre il 21% lo fa soprattutto nella bella stagione. Secondo l’esito del questionario, il motivo predominante che invoglierebbe all’uso della bicicletta è soprattutto l’esistenza di piste ciclabili (73 intervistati con voto 5) su percorsi protetti e piste ciclabili anche a fianco strada (62 intervistati con voto 5).
Presentati anche i dati relativi al centro storico, oggetto del primo incontro partecipativo. Il 100% è a favore della pedonalizzazione di piazza della Palma, mentre il 75% chiede di migliorare la Ztl e il suo funzionamento. Lo stesso vale anche per la regolamentazione del servizio carico e scarico merci e dei relativi orari. Il 100% degli intervistati è invece a favore dei minibus ecosostenibili a servire il centro storico così come delle piste ciclabili che portano al cuore della città.
“Il questionario, le interviste e la partecipazione delle associazioni di categoria stanno dando i primi risultati in termini di partecipazione – spiega il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna –: tanti gli spunti che ci sono arrivati relativi alla sosta, alla viabilità e alla possibilità di cambiare l’assetto del traffico. E molte delle richieste dei cittadini sono in linea con il progetto di viabilità che abbiamo in mente per Grosseto, che vuole intensificare la presenza di percorsi ciclabili, con un grande investimento in questo senso“.
“Tra le richieste che ci arrivano – spiega l’assessore alla viabilità, Fausto Turbanti – c’è la realizzazione di piste pedonali e ciclabili, ma anche quella di zone pedonali e zone 30. Proprio su questo aspetto si aprirà una valutazione da parte degli uffici comunali e dell’azienda Sintagma per prevedere l’introduzione di questi spazi, in linea con i valori che stanno alla base del Pums, che è mirato proprio a una mobilità sostenibile“.