“Un grande dolore personale e per tutta la comunità dell’Amiata“.
Queste le prime parole di Jacopo Marini, sindaco di Arcidosso e presidente dell’Unione dei Comuni alla notizia della scomparsa del maestro Choegyal Namkhai Norbu, massimo rappresentante contemporaneo della tradizione Dzogchen, la grande Perfezione.
“Soltanto pochi giorni fa – ricorda Jacopo Marini – in una cerimonia pubblica nella sala del Consiglio comunale di Arcidosso, insieme al prefetto di Grosseto Cinzia Torraco e al presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, per decisione del presidente Sergio Mattarella, il maestro Norbu è stato insignito dell’onoreficienza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana“.
“È stato un grande uomo di pace e di dialogo, di finissima cultura e profonda spiritualità, virtù che sull’Amiata conosciamo bene fin da quando, nel 1981, fondò il gompa di Merigar, il più grande tempio buddista d’Europa, visitato successivamente anche dal Dalai Lama Tenzin Gyatso. Da allora si è stretto un rapporto di amicizia e di rispetto tra la comunità Merigar, il popolo amiatino e il maestro Norbu. E la testimonianza di questo fecondo legame è testimoniato dal Museo di arte e cultura orientale, vero e proprio gioiello situato all’interno del museo civico di Arcidosso nel Palazzo della Cancelleria – continua il sindaco -. Averlo conosciuto ed apprezzato è stato un grande onore che vivrà nei nostri cuori e ci accompagnerà per sempre. Un abbraccio grande e affettuoso unito ai sensi del nostro cordoglio giungano alla famiglia e a tutta la comunità di Merigar. Caro Maestro la pace che emanavi in vita con il tuo sorriso aleggi per sempre sui nostri territori“.
“La comunità di Santa Fiora è addolorata per la scomparsa del maestro Namkhai Norbu – dichiara il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi -. Norbu è stato ospite del nostro paese e, sempre, ha portato il suo esempio di una visione di pace e di serenità tra i popoli. La comunità che ha fondato è un seme che ha germogliato con forza nel fertile terreno dell’Amiata. Lo ricorderemo“.