Home GrossetoAttualità Grosseto Benvenuta terza età: per i grossetani è ancora possibile innamorarsi dopo i 65 anni

Benvenuta terza età: per i grossetani è ancora possibile innamorarsi dopo i 65 anni

di Redazione
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Altro che declino. Per i grossetani la terza età è sempre più un periodo di pienezza e possibilità, una fase in cui la vita ha ancora molto da offrire e dove poter realizzare progetti e sogni nel cassetto. E persino innamorarsi. Al punto che ben il 92% pensa che sia possibile, e ormai sempre più comune, iniziare una relazione autentica e soddisfacente dopo i 65 anni.

È quanto emerge dall’osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare.

Instaurare una relazione in età avanzata migliora la vita di chi è solo da molti punti di vista, dicono gli abitanti di Grosseto: per il 69% essere in coppia è un motivo in più per mantenersi attivi e dedicarsi insieme alle passioni in comune. Ma non solo: avere un partner al proprio fianco permette anche di mantenersi in forma e prendersi cura di sé (39%), combattere la solitudine (35%) e migliorare l’autostima (24%), facendo scoprire di poter ancora piacere.

Ma non sono solo rose. Una nuova relazione dopo i 65 anni può anche essere fonte di preoccupazioni e difficoltà: il 53% dei grossetani vede molto complicato instaurare un nuovo equilibrio nella vita di tutti i giorni, mentre per il 45% è difficile doversi relazionare con i figli e nipoti del partner. Fra le altre preoccupazioni, il rischio di gravare sull’altra persona in caso di malattia (37%) e non avere più le energie per fare quello che si faceva prima (31%).

Se i sentimenti non sfioriscono, sono anche molte le attività a cui gli abitanti di Grosseto si dedicherebbero in questa fase, tanto che nessuno aspetterebbe la pensione unicamente per riposarsi. Il 24% penserebbe di riprendere gli studi, il 47% occuperebbe il maggior tempo libero facendo del volontariato, il 71% viaggiando e l’86% dedicandosi a hobby e passioni troppo spesso rimandati.

Che cosa può minare la serenità di questo periodo della vita? Tra i principali timori, i problemi di salute (88%), la mancanza di una rete relazionale forte, spesso causa di solitudine (67%), l’assenza di un partner (35%) e il calo delle forze fisiche (31%).

Ma a preoccupare i grossetani è anche il rischio di trovarsi con scarse disponibilità economiche (73%), tanto che solo il 6% degli abitanti di Grosseto ritiene che la pensione di base sarà sufficiente. Gli altri invece penserebbero a costruirsi, nel tempo, una vecchiaia economicamente serena. Ma come? Il 73% puntando sulla previdenza complementare, il 33% investendo nel mattone e il 14% sul mercato finanziario.

“Il nostro Osservatorio sul welfare, giunto alla sua seconda edizione, evidenzia come la terza età sia sempre più considerata una seconda giovinezza, da vivere pienamente coltivando interessi e senza rinunciare alle relazioni sociali – afferma Marco Mazzucco, direttore distribuzione marketing e brand di gruppo di Reale Mutua –. Una delle maggiori preoccupazioni per questo periodo è rappresentata dalle disponibilità economiche. Per questo motivo, è importante giocare d’anticipo e costruirsi per tempo una vecchiaia serena con le opportunità offerte dalla previdenza complementare”.

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