La Rete Grossetana Antidiscriminazione invita la cittadinanza a partecipare all’iniziativa “Lavoro e diritti. I profili dell’antidiscriminazione” che avrà luogo giovedì 29 marzo, a partire dalle 17, al circolo Arci Khorakhanè, in via Ugo Bassi 62 a Grosseto.
I fenomeni discriminatori, nella forma delle discriminazioni istituzionali e fra privati, si sono manifestati tradizionalmente sia nell’accesso al lavoro privato (nella forma delle molestie, dell’ordine di discriminare, dello sfruttamento lavorativo), sia nell’impiego pubblico (si pensi ai bandi pubblici discriminatori, in particolare in relazione al fattore della cittadinanza).
L’incontro intende analizzare la casistica concreta e riflettere sulla necessità di monitoraggio e segnalazione al fine di combattere la cultura diffusa delle discriminazioni nel mondo del lavoro e valorizzare i diritti connessi, sulla base del principio della dignità della persona.
L’evento è organizzato all’interno del progetto Fami #ionondiscrimino
Il progetto #ionondiscrimino si pone l’obiettivo di riconoscere, prevenire e combattere le discriminazioni dirette e indirette fondate sulla razza e sull’origine etnica nei confronti dei cittadini di Paesi terzi attraverso l’ampliamento e il rafforzamento della capacità di intervento della “Rete Antidiscriminazione Toscana”, favorendo la partecipazione attiva dei cittadini di Paesi terzi e delle associazioni che ne rappresentano gli interessi, in attuazione dell’articolo 2 e dell’articolo 3 della Costituzione (“Rete Antidiscriminazione Toscana” è la Rete di tutela, prevenzione e contrasto delle discriminazioni etnico-razziali nel quadro del contrasto a tutte le forme di discriminazione costituita con il progetto Fei -2012 “Per un sistema toscano antidiscriminazione”).
Il progetto è co-finanziato dall’Unione Europea all’interno del Fondo asilo, migrazione e integrazione (Fami) 2014-2020, capofila del progetto è Anci Toscana, i partners sono Regione Toscana, Arci Toscana, la Società della Salute dell’Area socio sanitaria grossetana, l’Unione dei Comuni della Valdera, il Centro di Ricerca Interuniversitario “L’altro diritto”, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.