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Pellegrinaggio dei giovani, arte e una conferenza: la Diocesi celebra san Guglielmo di Malavalle

di Redazione
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Febbraio è, in Maremma, il mese di san Guglielmo di Malavalle, la cui festa liturgica cade il 10.

Alcune comunità (Castiglione della Pescaia, Tirli, Buriano, Vetulonia, Caldana, Braccagni, Batignano) sono preziose custodi, da secoli, del culto nei riguardi di san Guglielmo, conservandone le reliquie, le devozioni e le tradizioni che, nel corso dell’anno, caratterizzano la fede del popolo verso il loro patrono. Dalla metà degli anni ’90, poi, il convegno a lui dedicato e, successivamente, l’importante ricognizione delle sue reliquie ossee, che ha offerto l’occasione per una pubblicazione curata da don Sandro Spinelli, e, da quattro anni, il bel pellegrinaggio diocesano dei giovani da Castiglione della Pescaia a Malavalle, hanno rappresentato occasioni per conoscere di più e sentire ancor più appartenente a tutti la storia e l’esperienza di fede di Guglilemo di Malavalle.

“E’ mio desiderio, però – spiega il vescovo Rodolfo, che sempre di più la figura di Guglielmo venga conosciuta, amata, pregata e guardata come modello di santità e di amore a Dio e ai fratelli dall’intera comunità diocesana. Per questo vogliamo riprendere a riannodare il filo della storia e della devozione a questo nostro santo, cogliendo lo spunto dalla sua ricorrenza liturgica, il 10 febbraio”.

Si tratta di un culto molto antico per la diocesi di Grosseto. Addirittura già papa Alessandro III (Pontefice dal 1159 al 1181), vent’anni dopo la morte di Guglielmo, concesse al Vescovo di Grosseto, Martino, la possibilità di celebrarne solennemente la memoria. Questo per dire quanto attaccamento e quanta devozione le popolazioni della Maremma abbiano avuto, da secoli, nei confronti del santo.

Febbraio, dunque, sarà il mese in cui la Diocesi darà vita ad alcune importanti iniziative attorno a Guglielmo di Malavalle.

Il pellegrinaggio dei giovani

In primo luogo la quarta edizione del pellegrinaggio dei giovani da Castiglione della Pescaia all’eremo di Malavalle, luogo che custodisce da oltre un millennio l’esperienza di santità di Guglielmo. L’appuntamento è per domenica 11 febbraio, con ritrovo alle 9 nella chiesa di san Giovanni Battista (borgo medievale di Castiglione), da dove inizierà il cammino a piedi di circa 6 chilometri.

“Direzione” sarà la parola che farà da “bussola” al cammino dei giovani. E’ una delle parole scelte dal servizio nazionale di pastorale giovanile per preparare il cammino dei giovani italiani in vista del Sinodo dei Vescovi dedicato a loro, il prossimo ottobre.

“Vogliamo vivere questo pellegrinaggio e la vicinanza, anche di data, con la festa di san Guglielmo con gioia rinnovata – dichiara don Stefano Papini, responsabile diocesano della pastorale giovanile – perché camminare insieme ci fa bene e ci ricorda che siamo una Chiesa sola con un solo pastore”. La giornata si concluderà alle 15 con la celebrazione della Messa con il Vescovo. Per partecipare non occorre iscriversi.

ArtetraNoi, conferenza e vespri solenni

Sotto la spinta dell’ufficio diocesano per la cultura e coinvolgendo altri uffici diocesani, inoltre, il vescovo Rodolfo ha voluto evidenziare la ricorrenza liturgica di questo nostro santo con varie iniziative.

“In particolare – spiega don Roberto Nelli, direttore dell’ufficio per la pastorale culturale della diocesi di Grosseto – ritornerà ‘ArtetraNoi‘, il percorso di valorizzazione, in chiave culturale e di fede, dell’arte sacra prodotta nei secoli sul territorio, con l’esposizione, in cattedrale, dal 9 febbraio al 9 aprile, della copia della tavola di Matteo di Giovanni “Madonna col bambino e Santi”, dove compare la figura di san Guglielmo. Il dipinto originale è conservato nella chiesa di Montepescali. Sempre venerdì 9 febbraio, alle 17, nella sala Mirto Marraccini di Banca Tema (corso Carducci 14, a Grosseto), proponiamo la conferenza ‘Guglielmo di Malavalle: chi era costui? Argomenti per una pista di ricerca’.”

Alle 18.30, in Cattedrale, il Vescovo presiederà i Vespri solenni in onore di san Guglielmo, in gregoriano con le antifone riprese dal Lezionario di Parigi, a cura dell’ufficio liturgico diocesano.

Infine, il 2 marzo, alle 21 in Duomo, sarà proposta una serata di preghiera e contemplazione dinanzi alla tavola di Matteo di Giovanni, con la presentazione dell’opera a cura della storica dell’arte Marcella Parisi e uno spazio di meditazione musicale.

Queste iniziative di respiro diocesano vanno ad arricchire le belle tradizioni che, nei singoli luoghi, si legano al culto di san Guglielmo.

Così, ad esempio, domenica 11 febbraio Buriano celebrerà il patrono con la Messa solenne alle 10, a cui seguirà, nel primo pomeriggio, la processione per le vie del paese, mentre alle 17.30 il Vescovo celebrerà la Messa nella parrocchia di Braccagni, intitolata al santo anacoreta.

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