Home GrossetoAttualità Grosseto Offese a don Enzo, il vescovo: “Parole che feriscono il cuore di un’intera comunità”

Offese a don Enzo, il vescovo: “Parole che feriscono il cuore di un’intera comunità”

di Redazione
0 commento 9 views

Le parole non sono mai neutre. Possono essere belle, brutte, costruttive, distruttive. Possono generare speranza o disperazione”.

A dichiararlo è il vescovo di Grosseto, monsignor Rofoldo Cetoloni.

“Ci sono parole che fanno male più di altre, capaci di ferire non solo coloro a cui le rivolgiamo, ma il cuore di una comunità intera – spiega il vescovo -. Certe parole rivolte a don Enzo in questi giorni sono tra queste ultime. Non toccano solo lui, la sua umanità e il suo sacerdozio, ma anche la dimensione ecclesiale e civile del suo impegno.  Egli, infatti, non agisce da se stesso, ma sempre come espressione, in questo territorio, della Chiesa nella quale è prete da circa quarant’anni”.

“La vicenda che lo ha, suo malgrado, visto coinvolto, potrebbe essere derubricata a triste episodio da dimenticare in fretta, ma preferirei che potesse fornire a tutti noi lo spunto per riflettere con calma sul valore che diamo al nostro linguaggio, non solo verbale, e al nostro modo di essere in relazione, qui e in questo tempo – continua monsignor Cetoloni -. Per noi cristiani le parole hanno un peso straordinario, perché abbiamo sicura fiducia nella Parola di vita che ci ha chiamati e salvati. Una Parola che ama, al punto di entrare nella nostra storia facendosi carne. E’ in quel Cristo Gesù, crocifisso e risorto, è nel suo Vangelo, buona notizia e parola bella donata all’umanità intera, che don Enzo e tutti coloro che si dicono cristiani vivono e provano a modellare la loro vita. Quella Parola che si è fatta uno di noi, entrando anche nelle pieghe più dolorose e contraddittorie della nostra umanità, ci educa a pensare all’altro come a un fratello, mai come a un nemico o a un pericolo”.

“Chi è credente non può prescindere da questo, non può accantonare l’essere fratello come un concetto vecchio, superato o addirittura ininfluente. E’ un fondamento della nostra dimensione umana, è da valorizzare con scelte coraggiose e con opere coerenti col Vangelo, ma anche in parole che ridicano l’uomo all’uomo, quello che è in se stesso e per gli altri – sottolinea il vescovo -. Questo fa la Chiesa, questo tenta di fare un prete, questo la Caritas e chi si impegna in essa.  Nessun altro interesse che dire a tutti e ovunque che l’uomo ha questa dignità inalienabile: la dignità di chi è amato da sempre. Soprattutto quando è più debole, più fragile, più esposto alle intemperie della vita.  La carità messa in pratica nasce silenziosamente da qui, non è né buonismo né filantropia. Ma in certi casi essa ha bisogno anche di parole che non la tradiscano, ma anzi la manifestino. Parole da pronunciare con libertà e non nel chiuso delle sacrestie. ‘Annunciatelo sui tetti!’ è l’invito appassionato che Cristo ci rivolge”.

“La piazza, reale o virtuale che sia, diventa allora uno dei luoghi privilegiati in cui dire parole di Vangelo, specie se, come nel caso attuale, vi sono anni di testimonianza, creatività e riconoscimento da parte della città. Per chi vuole ascoltare e per chi no. Sempre con grande rispetto – conclude il vescovo -. L’auspicio è che episodi come quello accaduto inducano ognuno a non mortificare e impoverire di più il nostro linguaggio. Sennò si ferisce l’umanità che è in ciascuno e si attenta alle relazioni portanti del nostro vivere civile. La Chiesa, comunità cristiana, con la consapevolezza di non riuscire mai ad essere coerente abbastanza, ma anche con la sicurezza di non volersi staccare dalla Radice da cui prende vita, continuerà a dire e a voler praticare l’amore di Dio, che è per ogni uomo”.

Lascia un commento

* Utilizzando questo form si acconsente al trattamento dati personali secondo norma vigente. Puoi consultare la nostra Privacy Policy a questo indirizzo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ti potrebbero interessare

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: