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Circo sociale: Mantica vola in Senegal per un progetto dedicato ai bambini

di Redazione
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Mantica non dorme mai. Che sia per la scuola di circo, per la compagnia di spettacolo, per l’impegno con il circo sociale, non dorme mai e si rimbocca le maniche, sempre.

Proprio nel circo sociale nasce un nuovo progetto: portare intrattenimento ai bambini di Mbour, in Senegal, la cui vita difficile spesso nega le più semplici distrazioni.

Questo progetto si interseca e prende vita da un’altra iniziativa, sempre nata in Maremma, per opera di Gabriella Meccarozzi e Claudio Lazzeretti: la costruzione, nel 2015, dell’asilo Maremmino, situato proprio a Mbour.

Grazie al coraggio e all’iniziativa di Iolanda Pieri, Francesco Pellitteri, Chiara Rosalia, Matteo Steri, operatori di Mantica specializzati nel circo sociale, i bambini del Maremmino a Mbour avranno per una settimana la loro scuola di circo e lo svago di alcuni spettacoli di Mantica, adattati per l’occasione di questa speciale “tournée”. E poi, se rimane tempo, un giro di orfanotrofi e luoghi di aggregazione per bambini, sempre a caccia di emozioni da trasformare in sorrisi.

Quest’ultimo progetto si inserisce nelle numerose attività di Mantica, impegnata da anni nell’utilizzo delle arti circensi per promuovere l’attività sociale; organizza e segue progetti con ragazzi diversamente abili, con “ragazzi a rischio sociale” che vivono in un contesto socio-culturale multiproblematico, e ha attivo un progetto che coinvolge i bambini costretti al lavoro minorile in Perù; utilizza operatori qualificati e con esperienza sia nel settore specifico che nell’insegnamento delle arti circensi; collabora con Fondazioni e Onlus del settore; ha sviluppato il progetto “Circo sociale” come compendio del “Laboratorio di piccolo circo per bambini, ragazzi e adulti”.

Tutto grazie all’autofinanziamento proprio e degli stessi operatori coinvolti.

Lo sappiamo – ricorda la coordinatrice del progetto, Iolanda Pieri, molti potrebbero dire che portare un’iniziativa del genere dove spesso manca l’acqua è inutile, oltre che folle; noi rispondiamo che ognuno dovrebbe partecipare al sociale con la propria esperienza: noi non abbiamo trivelle per scavare, abbiamo emozioni da regalare; di sicuro un essere umano è fatto di acqua da bere e sentimenti da provare. E poi siamo folli”.

Possiamo scommettere che i ragazzi di Mantica torneranno con altrettante emozioni nel cuore.

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