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Dalla Maremma all’Abruzzo: volontari della Misericordia impegnati nell’emergenza neve

di Redazione
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E’ partita dalla Maremma con un mezzo 4×4, nella notte di mercoledì 18 gennaio, una squadra del raggruppamento provinciale di protezione civile delle Misericordie Grossetane.

La squadra, composta da 3 volontari operativi di protezione civile di Albinia, Arcidosso e Manciano (Valentino Bisconti, Davide Terni e Libero Frulloni), si è diretta in Abruzzo per prestare soccorso alle popolazioni colpite nuovamente dal sisma e dalle forti nevicate che hanno immobilizzato il Centro Italia in questi ultimi 4 giorni.

I tre volontari, che durante il percorso hanno trovato enormi difficoltà per la mobilità su strada, sono riusciti a raggiungere nelle prime ore di ieri mattina un paesino del Teramano (Tossicia).

Qui, da ieri, stanno operando per liberare le strade dall’enorme neve caduta e per preparare dei locali che ospiteranno famiglie con bambini che, a causa delle nuove scosse dovute al sisma, sono costrette a dover lasciare le proprie abitazioni per motivi di sicurezza.

Mi hanno contattato telefonicamente questa mattina dopo oltre 24 ore di silenzio – dichiara Luca Giorgi, responsabile del gruppo di protezione civile della Misericordia di Manciano -. Per contattarmi hanno dovuto spostarsi da Tossicia di circa 40 chilometri, perchè l’area dove stanno operando al momento è isolata per quello che riguarda le comunicazioni telefoniche. Stanno bene, sono stati a lavoro tutta la notte e continueranno a lavorare per i prossimi due giorni. Un nostro volontario, Libero Frulloni, idraulico, sta allestendo un impianto idraulico all’interno di una palestra che ospiterà famiglie e bambini, mentre gli altri lavorano alla liberazione delle strade per poter far ripartire la viabilità locale, che come mi hanno riferito è altamente compromessa a causa della tantissima neve caduta”.

“Mi hanno riferito che si spostano con molta difficoltà nonostante abbiano un fuoristrada 4×4 catenato ed attrezzato – conclude Giorgi -. Questo fa capire che effettuare soccorsi in questa situazione non sia affatto facile per i mezzi sul piano della mobilità”.

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