Home GrossetoAttualità Grosseto Per un pugno di “amore”: la riflessione di Ady Franchi

Per un pugno di “amore”: la riflessione di Ady Franchi

di Redazione
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“Negli anni l’ esperienza maturata attraverso l’osservazione di molte donne mi ha portato a pormi delle domande, non solo sulla vita, che è, e rimane il fine ultimo del nostro parlare, ma più precisamente sul modo in cui accettano la violenza degli uomini.

Mi è capitato più volte di ascoltare dei dibattiti, ma raramente si è parlato ‘con’ gli uomini.

Non potevo essere certo io la persona indicata a parlare con cognizione di questo argomento, cosi ho pensato di chiederlo agli uomini che, per impegno potessero aiutarmi a capirci qualcosa di più.

Ho messo insieme per sfida uomini e donne, in una ‘storia’.
Per un ‘pugno’ di ‘amore’.

Dove vanno le donne che fuggono dagli uomini?Abbiamo perso le parole vere per descrivere gli orrori da cui scappano, parole che non servono, improprie, discorsi pieni di rassicurazioni, generalizzazioni—FUGGONO, un itinerario colmo di pregiudizi morali, dicerie, comportamenti lesivi nei confronti dei diritti delle donne, pieno di buche riempite di violenza, amore, odio e, sentimenti insoliti.
Un modo inedito per ‘andare a cercare la verità’.
Emozioni che ti prendono, ti avvolgono, ti trasportano in quei mondi diversi.

Donne e uomini, due mondi legati dalla violenza.

Nonostante il governo, le associazioni di volontariato fanno piani di prevenzione e di lotta contro la violenza fatta alle donne per favorire le segnalazioni,e migliorare le denunce delle vittime, da un anno ad oggi le vittime sono aumentate. La maggioranza delle vittime hanno tra i 30 e 50 anni, e nel 97%dei casi, i loro aggressori sono uomini.
Una costante nella maggior parte dei casi, per una donna, il fatto di essere incinta, avere figli piccoli è un fattore di rischio per scatenare la violenza del compagno.
Le violenze possono rivestire forme diverse:

verbali: grida, ingiurie
psicologiche: minacce, umiliazioni
fisiche:schiaffi, bruciature,colpi con conseguenze di fratture, violenze sessuali.

Infine, molto meno citate, ma purtroppo molto reali, le violenze dette economiche o, amministrative: interdizione a lavorare, la privazione di risorse ed anche la privazione dei documenti di identità.
Le associazioni di difesa dei diritti delle donne denunciano regolarmente la debole mobilitazione dei politici su questo argomento.
Una su tre le vittime di violenza in Italia, ogni tre giorni si uccide una donna. Il 25 novembre, giornata internazionale di lutto contro le violenze fatte alle donne.
Le violenze fatte alle donne sono un flagello planetario, come rompere i tabù che ingabbiano le violenze sulle donne?”
Ady Franchi

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