Circa 700 studenti degli istituti superiori di Grosseto hanno partecipato, questa mattina, al teatro Moderno, all’incontro con il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, e con due testimoni di quel “bene” che spesso non fa notizia: Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, il servizio missionario giovani, che a Torino ha costruito una realtà dove pace, giustizia, accoglienza, misericordia diventano le vie per un nuovo umanesimo possibile, e Franco Vaccari, che in un fazzoletto di case nei pressi di Arezzo, a Rondine, ha dato vita una ventina d’anni fa alla “Cittadella della Pace”, un’esperienza in cui giovani provenienti da Paesi tra loro in conflitto imparano l’arte “artigianale” della riconciliazione.
Tre esperienze, tre modi per raccontare “il bello e il buono” che dà “gusto” alla vita.
L’iniziativa si inserisce nella “Settimana della Bellezza” in corso a Grosseto, che sabato 22 ottobre vedrà altri due momenti significativi.
Il programma
Nel pomeriggio il centro del capoluogo maremmano sarà colorato dall’entusiasmo dei bambini, che in tre piazze, vivranno la “Festa del ciao”, a partire dalle 15.30. I bambini e i ragazzi saranno divisi nelle piazze per fasce di età: in piazza Duomo i bambini delle scuole materne (in collaborazione con Ascom e con Piazze d’Europa); in piazza Nassirya i bambini delle scuole primarie; in piazza Indipendenza i ragazzi delle scuole medie.
Ospiti del pomeriggio di giochi, incontro, amicizia e festa nel nome della bellezza, saranno Mago Magone e Maga Mag’Anna. Mago Magone, alias frate Adriano Apollonio, è un frate francescano originario di Grosseto. Attualmente è parroco a Piombino e ormai da tempo, attraverso il suo personaggio, gira l’Italia per coinvolgere i bambini in giochi di “prestigio” con cui veicola messaggi di fraternità. Quanto raccolto attraverso i suoi spettacoli è interamente utilizzato per sostenere i progetti missionari che i Frati Minori della Toscana hanno nell’America latina.
La sera, a partire dalle 19, il momento conviviale al Granaio Lorenese della Spergolaia, ad Alberese, per raccontare la bellezza anche attraverso i sapori. Sarà infatti organizzata una cena a base di prodotti locali che raccontano la biodiversità della Maremma.
La serata è stata denominata “Ed era cosa buona”, espressione che si trova nel racconto della creazione, e vuole offrire un’esperienza di bellezza attraverso il cibo, le bevande, l’amicizia con gli altri, il piacere della tavola. La cena è su prenotazione. La serata sarà animata da Argia e dalla musica.