Analogamente a quanto stabilito dal Ministero dei beni culturali, anche il Comune di Scansano ha deciso di devolvere l’incasso delle visite al Museo archeologico della vite e del vino di Scansano alle persone colpite dal terremoto nel centro Italia.
Mentre per i musei nazionali si fa riferimento alla giornata di domenica 28 agosto, il Comune di Scansano ha deciso di devolvere tutti gli incassi di tutto il mese di settembre.
Il Comune invita i cittadini scansanesi, e non solo, ad andare a vistare il museo per testimoniare in modo tangibile la loro solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma.
Il museo
Il Museo archeologico delinea la storia della presenza umana nella media valle dell’Albegna attraverso i materiali e i dati restituiti dalle sistematiche ricerche archeologiche degli ultimi trenta anni. Il percorso parte dalla preistoria per giungere alle più consistenti testimonianze dell’età etrusca: gli abitati arcaici e il centro fortificato di Ghiaccio Forte di età ellenistica. Ghiaccio Forte, di cui non si conosce il nome antico, fu fondato nel IV secolo a.C. nei pressi del confine nord del territorio di Vulci, sul versante destro dell’Albegna. Il percorso prosegue con l’età romana: sono presentate alcune ricostruzioni e immagini della villa romana che sorge nei pressi del podere Aia Nova.
Il Museo della vite e del vino è indirizzato non soltanto all’informazione sui vini prodotti nel comprensorio, ma anche alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni del territorio, avendo come filo conduttore questo prodotto. Il percorso museale è suddiviso in aree diverse: storica, delle produzioni, del “ciclo della vite e del vino”, delle tradizioni, delle informazioni.
Il museo si trova nel centro storico di Scansano, nel Palazzo Pretorio, in piazza del Pretorio 4, ed è visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.00.
