Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente una lettera di Riccardo Tozzi, un cittadino grossetano che si definisce “amante delle Mura Medicee”.
A nome di un gruppo di altri cittadini, Tozzi ha scritto questa lettera affinchè l’amministrazione o gli enti preposti possano dare una risposta sulla questione dell’acquario comunale di Grosseto e della Troniera degli Arcieri.
La lettera
Ecco il testo integrale della lettera:
“Siamo andati questa mattina al Centro didattico comunale di cura delle tartarughe marine, presso la troniera delle Mura Medicee del Vallo degli Arcieri.
Credevamo di trovare, come al solito, Luana con qualche suo collaboratore, intenta a dedicare il proprio tempo, la propria professionalità e passione alla cura della tartaruga Olà, ultima ospite del luogo dedicato all’educazione ambientale, ora finalmente riorganizzato e utilmente efficiente.
Molti alunni delle scuole, da ormai tre anni, guidati dalle loro insegnanti si recano sistematicamente a far visita a Olimpia, Ondina, Priscilla..ecc., tanto per citare alcuni nomi delle tartarughe curate e poi liberate.
Abbiamo visto alunni dalle scuola, da quelle d’infanzia alle scuole superiori, incantati a guardare proiezioni video che raccontavano della vita nel mare e di come gli animali che lo abitano, comprese le tartarughe marine, subiscono l’inquinamento.
Ragazzi e cittadini partecipi nella descrizione attenta e minuziosa dei panelli esplicativi, situati lungo il corridoio-galleria, icone di educazione ambientale. Ideati e realizzati dal gruppo scientifico del Centro e illustrati con competenza e passione ai visitatori grandi e piccoli.
E poi tutti, turisti e alunni delle scuole, agli appuntamenti delle liberazioni delle tartarughe marine sulle spiagge di Marina o Castiglione della Pescaia. Contribuendo cosi a far crescere l’interesse sulle attività di cura dell’ambiente e all’conseguimento della Bandiera Blu, riconoscimento importante di cui si può fregiare la nostra costa e il Comune, anche grazie a Tartamare.
Giornate di incontri con gli esperti, mostre fotografiche sull’ambiente marino e serate estive preparate con cura del luogo e raffinatezza, in cui non mancava anche la degustazione di freschi prodotti del mare e del buon vino della nostra terra.
Immerso nel fascino delle Mura Medicee… un pezzo delle Mura rivitalizzato.
Lavorare su piccole porzioni delle nostre imponenti mura con passione può essere un viatico per ridare ai cittadini l’intera loro storia. Così come spendersi volontariamente oltre la fatica, quotidianamente, in sinergia con l’amministrazione comunale, promuovendo educazione ambientale, partecipazione, sensibilizzazione alla solidarietà e al volontariato.
In una piccola porzione di Mura si è creata una piccola ‘Grande Bellezza’. Esempio da riprodurre con la stessa energia in altre troniere, con altri temi, trovando persone che mettono a disposizione competenze, cultura, scienza e arte, per togliere dal degrado la nostra storia, le Mura Medicee e farle diventare interamente la nostra ‘Grande Bellezza0.
Questo pensavo andando al Centro ad informarmi del cartellone estivo degli eventi, che la dott.ssa Papetti e il suo gruppo, con il progetto Tartamare, stava preparando con l’impegno di sempre.
‘Chiusura al pubblico’, questo il cartello sul cancello desolatamente chiuso del Centro.
Un luogo di accoglienza e condivisione con i cittadini di un lavoro svolto con amore e competenza per ridare splendore ad una piccola parte di un luogo storico e magico in via di depauperamento, ora improvvisamente diventato un luogo non accessibile ai cittadini, abbandonato.
Per i cittadini, per i turisti, per noi, che amiamo l’ambiente, ci auguriamo che il motto che ha caratterizzato le ultime elezioni ‘Viva Grosseto’ possa leggersi anche “Grosseto Viva”. Con il Centro comunale di didattica sul mare e Centro recupero tartarughe marine che da subito ritorni a far rivivere il Vallo degli Arcieri….così i vecchi grossetani amano chiamare questa porzione di Mura Medicee.
Un cittadino“