Continua la raccolta firme promossa da Sergio Campo, presidente dell’associazione Niccolò Campo Onlus, per chiedere che diventi un diritto di tutela il montare le telecamere al fine di prevenire atti di violenza contro chi non può difendersi, come anziani e bambini.
“Abbiamo dato il via a questa raccolta firme, assolutamente fuori da ogni dinamica politica, sperando di coinvolgere i nostri concittadini e, sinceramente, speravo in una risposta come Grosseto ci ha dato – spiega Sergio Campo – Sono molte le persone che ci hanno incoraggiato in questa iniziativa e nel giro di una mattinata abbiamo già trovato alcuni amici pronti a diventare punto di raccolta firme. Vi prego di continuare in questo continuo appoggio. Le telecamere sono il sistema più efficace per tutelare i più deboli e nel contempo tutelano anche i tanti lavoratori onesti e corretti che ogni giorno operano al fianco dei più deboli”.
“È commovente come la città sta rispondendo al nostro appello nello svolgimento di questa raccolta firme. È profondo lo sgomento e lo sdegno con i quali la popolazione ha vissuto questi ultimi terribili eventi di cronaca – continua Campo -. Gli indifesi, anziani o bambini che siano, sono intoccabili ed è nostro dovere fare tutto ciò che rientra nelle nostre possibilità al fine di tutelarli al massimo“.
Ecco i punti in cui è possibile firmare la petizione a Grsseto:
- bar del Tribunale;
- pasticceria Giannini, in via Pinturicchio;
- supermercato Simply, a Gorarella;
- Bar 2A galleria, al centro commerciale Le Palme;
- Il Barrino, in via del Sabotino;
- Chiosco – Bar La Perla nera, in via Monterosa;
- tabaccheria Duchi, in via Monterosa;
- tabaccheria via Telamonio;
- distributore Enerpetroli di Freddiani, in via Giulio Cesare;
- pasticceria Vizio&Sfizio, in piazzale Cambogia;
- bar Allegro, in via Telamonio;
- pasticceria La Dolciaria, in via Giulio Cesare;
- palestra Mens Sana, in piazza Ponchielli;
- supermercato Simply, in via Scansanese;
- My Kids, in via Aldobrandeschi;
- Cartufficio, in via Matteotti;
- panificio Galletti, in via Giusti;
- bar Copacabana, in via Liri;
- bar Olimpico, in via Brigate Partigiane;
- Daniela Coiffeur, in via Ansedonia;
- Pizzeria Attenti a quelle due, in via Brigate Partigiane;
- centri Tim di Franco Malentacchi;
- Abbigliamento di Sandro Paris, in via Tripoli;
- bar Cyty, alla Cittadella;
- Tce, in viale Europa;
- bar Sol Caffè, a Porta Corsica;
- ristorante Eat 75, in via Birmania;
- pizzeria Il Beccapizza, in via De Pretis;
- bar D Park, al parco di via Leoncavallo;
- bar Dribbling, via Ximenes;
- Caffè de’ lavatoi, in piazza del Mercato;
- pizzeria Il Duomo, in piazza Duomo;
- negozi Poli, nel centro storico;
- palestra Athlon;
- D Park, parco di via Leoncavallo;
- Tce Europa, in viale Europa;
- Eat 75, in via Birmania.
Anche a Follonica, al ristorante Caribia 2, è possibile firmare la petizione, così come a Fonteblanda, al bar Lunamorena.
A Roma, i tuffatori della Nazionale italiana Nicola, Tommaso e Maria Marconi, hanno deciso di organizzare, presso la piscina olimpionica del Foro Italico, ogni giorno dalle 16 alle 17.30, una raccolta firme. Per aderire alla campagna, sarà sufficiente chiedere di Barbara Marconi.
Altre adesioni sono arrivate dalle insegnanti della scuola del Sacro Cuore, dall’asilo nido “Michelina”, dall’asilo nido “I sette nani” di via Santerno, dall’asilo “Grillo parlante”, dall’asilo “Il Fiocco”.
Per informazioni, è possibile scrivere un’e-mail all’indirizzo sergiocampo64@yahoo.com.
