“No Croce, No Misericordia”. Sarà questo il filo conduttore della Via Crucis giubilare dei giovani della Diocesi, in programma venerdì 11 marzo, dalle 21.
Una Via Crucis itinerante, che, partendo dalla parrocchia di Santa Lucia, si concluderà alla stazione ferroviaria di Grosseto, uno dei luoghi-simbolo del disagio, della solitudine, di quelle “periferie esistenziali” a cui Papa Francesco raccomanda di guardare con occhi capaci di misericordia e di tenerezza.
“Non ci saranno segni particolari – spiega don Stefano Papini, responsabile del servizio diocesano di pastorale giovanile – perché il segno dovrà essere proprio il concludere la nostra preghiera e la nostra meditazione sui misteri della passione e morte del Signore in un luogo, la stazione, che già da solo parla ai nostri cuori. Lì deporremo Cristo nel sepolcro, lì dove molte persone vivono le loro sofferenze e il loro scomparire dagli sguardi della società. Deporremo lì Gesù, confidando che Lui ci aiuti a far risorgere queste situazioni di solitudine”.
La Via Crucis, a cui sarà presente il vescovo Rodolfo, si svilupperà secondo un itinerario di dodici stazioni, durante le quali saranno letti testi scritti dai giovani di varie parrocchie. Animerà il momento di preghiera la consulta diocesana di pastorale giovanile.
La partenza sarà alle 21 dalla parrocchia di Santa Lucia. Saranno attraversate le vie Cavalcanti, Prati, Rovetta, Giusti, Sauro, quindi il sottopasso ferroviario e il percorso riprenderà su via Mameli fino ad arrivare alla stazione ferroviaria per il momento conclusivo.