La provincia di Grosseto continua a essere fortemente penalizzata nel trasporto ferroviario, sia per la tratta Grosseto-Siena-Firenze (nella tratta Siena-Grosseto, ad esempio, transita un solo treno per senso di marcia tra le 7 e le 9) sia per le altre tratte dell’asse tirrenico in cui si continua a perdere terreno. Sempre meno treni fermano a Grosseto, e questo si ripercuote sui pendolari, costretti a sopportare sacrifici sempre più importanti.
“Chiediamo alla Regione Toscana, al Governo e alle Ferrovie dello stato – spiega Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – di far sì che la Maremma esca dal suo isolamento forzato rivedendo le tratte da e per Grosseto, oltre alla fine dei tagli che rendono la nostra provincia sempre più isolata e priva di servizi essenziali. In un momento di grave crisi economica questi disservizi provocano disagi di enormi proporzioni soprattutto ai pendolari, per i quali è fondamentale prendere il treno. Questo servizio invece va tutelato e garantito, visto che rappresenta non solo un servizio pubblico essenziale, ma anche ambientalmente sostenibile per abbattere le emissioni climalteranti”.
Il rapporto Pendolaria di Legambiente ha messo in evidenza anche dei tagli del 3,7% nei servizi toscani dal 2010 al 2014, con una media degli aumenti tariffari del 24,2%. Una tendenza assolutamente da invertire, e in fretta.