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La festa di Santa Lucia accoglie il saio di San Pio da Pietrelcina

di Redazione
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Sarà una giornata di preghiera, riflessione ed approfondimento, quella in programma martedì 23 settembre alla festa di Santa Lucia, nel parco padre Vittore Lino Parri a Grosseto.

Nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria liturgica di San Pio da Pietrelcina, la comunità parrocchiale di Santa Lucia, alle 16, in chiesa, ne accoglierà una reliquia: il saio da lui indossato e conservato nel convento dei Frati Cappuccini di Borgo San Lorenzo.

Padre Massimo da Porretta

E’ in questo convento che per molti anni ha vissuto, pregato, lavorato padre Massimo da Porretta, apostolo del Mugello e legato da un rapporto di solida e fraterna amicizia con il Santo del Gargano. Nel 1921, padre Massimo giunse a San Giovanni Rotondo e dal quel primo incontro con Padre Pio nacque un legame fortissimo che non si è mai più interrotto, ma che anzi ha generato nuovi legami, perché molti dei più conosciuti figli spirituali di padre Pio vennero proprio dal Mugello, dove padre Massimo nel 1926 realizzò il “Ricovero San Francesco” per poveri e anziani, ancora oggi una delle realtà sociali più importanti della zona. Nel 1969, alla sua morte, i giornali dell’epoca lo definirono “la figura più eroica che abbia avuto il Mugello in questi ultimi anni”.

Alle 16, dunque, l’accoglienza della reliquia che resterà esposta alla venerazione dei fedeli sino a domenica 28 settembre. Seguirà la messa per i malati e gli anziani (nella giornata messe anche alle 8  e alle 19), a cui verrà poi offerto un momento conviviale nel parco della festa.

Alle 21, nella tenda dell’incontro, un altro momento atteso: l’incontro con il giornalista Luigi Accattoli per parlare di “Francesco e la riforma della Chiesa in uscita”. “Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo. Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura”. Quante volte il Papa ha ripetuto questo invito ai cristiani, per interessere un dialogo nuovo con l’uomo di oggi e dare vita ad un’“evangelizzazione che illumini i nuovi modi di relazionarsi con Dio, con gli altri e con l’ambiente”?

Di questa spinta e di questo nuovo impegno missionario di Papa Francesco ne parlerà, appunto, Accattoli, uno dei più illustri vaticanisti italiani, che ha lavorato prima a Repubblica e poi al Corriere della Sera con cui ancora oggi collabora. Autore di numerosi libri, ha di recente dato alle stampe “Il Vescovo di Roma”, una lettura inedita e ricca di documenti sul primo anno di pontificato di Francesco.

Saranno aperti il ristorante (per cena), il bar, la fiera di beneficenza e tutti gli stand espositivi. Alle 23.30, nella tenda della preghiera, momento di preghiera di fine giornata dei volontari.

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